Fisico svizzero (n. Basilea 1927), ricercatore dal 1958 presso l'Istituto Battelle di Ginevra e dal 1963 presso il laboratorio di ricerca IBM di Zurigo; dal 1987 prof. presso l'univ. di Zurigo. Ha svolto una vasta e significativa attività di ricerca nella fisica dello stato solido, caratterizzata da un felice connubio tra sperimentazione e profonda conoscenza teorica dei problemi affrontati: rilevanti sono i risultati ottenuti sulle proprietà locali statiche e dinamiche, sugli indici critici, sulle correlazioni e fluttuazioni in cristalli perowskitici e nei ferroelettrici in generale. Dalle sue notevoli competenze nel campo dei materiali M. è stato portato, nella ricerca di materiali superconduttori ad alta temperatura critica che si protraeva con scarso successo da decenni, ad abbandonare i composti con materiali intermetallici per dedicarsi allo studio degli ossidi metallici. Con J. G. Bednorz scoprì nel 1986 il primo materiale superconduttivo ad alta temperatura critica: un materiale ceramico di bario-lantanio-rame-ossigeno con temperatura critica di ∼35 K. L'intensa attività di ricerca che si è sviluppata in tutto il mondo a seguito di questa scoperta ha portato rapidamente a trovare varie serie di materiali con temperatura critica superiore alla temperatura di liquefazione dell'azoto, aprendo grandi prospettive anche dal punto di vista applicativo. Per queste ricerche, con J. G. Bednorz è stato insignito nel 1987 del premio Nobel per la fisica.