FÖRSTER, Karl August
Letterato e traduttore tedesco, nato a Naumburg il 3 aprile 1784, morto il 18 dicembre 1841 a Dresda. Studiò all'università di Lipsia, ebbe a 23 anni la cattedra di lingua e letteratura tedesca alla scuola dei cadetti di Dresda e la tenne fino alla morte.
Nei suoi studî sono testimonianza un Abriss der allgemeinen Literaturgeschichte (Dresda 1828), l'opera data alla continuazione della Biblioteca dei poeti tedeschi del sec. XVII (Lipsia 1822-38), i molti articoli inseriti in riviste varie, le versioni da Orazio, dal Byron, dal Moore. Ma è soprattutto per le traduzioni dall'italiano ch'egli tiene un suo posto nella storia della cultura tedesca tra quell'accolta romantico-umanistica che dopo il 1820 fece di Dresda uno dei maggiori centri letterarî di Germania. Aveva cominciato con la versione di alcuni canti della Commedia, di cui diede saggio nel Teutscher Merkur di Wieland (1808, Inf., V). Passò quindi al Petrarca, di cui tradusse tutto il Canzoniere e i Trionfi (F. P.'s Italienische Gedichte, Iipsia, 1818-19, 2 voll.; 2ª ed. riv. 1833). In seguito pubblicò una scelta delle poesie di Michelangelo (1822) e una scelta di liriche tassesche (T. T. Auserlesene Gedichte, Lipsia, 2ª ed. accr. 1844). Per ultima uscì nel 1841 una traduzione della Vita Nuova che ancor oggi si ristampa. Al Tasso e a Michelangelo aveva dedicato nell'Abriss due saggi, che vennero poi ristampati a parte (M. A. als Dichter; T. T. als lyrischer Dichter). Pochi anni avanti la morte pose mano a una Vita del Tasso, che rimase incompiuta. Acceso di Raffaello, ne celebrò la vita e l'opera in un ciclo di poesie in metro vario (Rafael. Kunst und Künstlerleben in Gedichten, Lipsia 1827). Come queste, nemmeno le altre liriche, in gran parte occasionali, raccolte poi da L. Tieck (Gedichte von K. F., Lipsia 1843, 2 voll.), mostrano molto più di sensi gentili entusiasmo per l'arte, lindura di forma; popolare divenne però il lied Was vergangen kehrt nicht wieder. Il F. faceva parte con J. L. Tieck, K. G. Carus e il conte Wolf Baudissin dell'Accademia dantesca, che era in stretto rapporto col duca e poi re Giovanni di Sassonia, alla cui traduzione della Commedia fornì utile aiuto.
Biographische und literarische Skizzen aus dem Leben und der Zeit Karl Försters, editi da L. Förster, Dresda 1846.