BÜCHNER, Karl
Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. Iniziati gli studi con una tesi di abilitazione sull'Andria di Terenzio (1938), divenne professore dapprima straordinario (1943) poi ordinario (1949) di Filologia classica presso l'università di Friburgo. I suoi interessi filologici si muovono soprattutto nel campo della poesia, della storiografia e della filologia latina. Nell'ambito della poesia, ha pubblicato numerosi contributi su Catullo, Lucrezio, Virgilio e Orazio (raccolti poi nei dieci volumi di Studien zur römischen Literatur, 1962-79) e un saggio complessivo, Die römische Lyrik (1977).
Particolare attenzione B. ha dedicato a Lucrezio, di cui ha approntato anche un'edizione critica (1966), e alla poesia latina con il controverso rifacimento della classica raccolta dei Fragmenta poetarum Latinorum di W. Morel (apparso postumo, 1982). Nell'ambito della storiografia, B. ha rivolto le proprie cure a Sallustio, con una monografia (Sallust, 1960), e a Tacito, con vari studi, raccolti nel 4° volume delle citate Studien (Tacitus und Ausklang, 1964).
Risultati notevoli B. ha ottenuto con i molti lavori su Cicerone. Oltre a un volume dedicato alla ricostruzione complessiva della sua figura (Cicero. Bestand und Wandel seiner geistigen Welt, 1962), B. ha concentrato il proprio interesse sul Cicerone filosofo e teorico della politica e dello stato. Da segnalare i contributi al De legibus, culminati nell'edizione critica (1973) e, soprattutto, gli studi sul De republica e sul Somnium Scipionis, il cui frutto principale sono il commento al De republica (apparso postumo, 1984) e il saggio sulle fonti e la struttura del Somnium Scipionis (1976).
Ulteriore campo di indagine di B. sono stati la tarda antichità e, in generale, i meccanismi di trasmissione del sapere antico alla cultura occidentale. A tal riguardo ricordiamo gli studi su Boezio, il saggio sulla tradizione testuale della letteratura latina (in H. Hunger, Geschichte der Textüberlieferung der antiken und mittelalterlichen Literatur, i, 1966, pp. 309-422) − ove B., in coerenza con la sua impostazione, tratta l'argomento dal punto di vista più della Geistesgeschichte che non dell'esame filologico della tradizione manoscritta − e infine il volume miscellaneo da lui curato, Latein und Europa (1978), in cui la tradizione dei classici si connette ai più vasti temi della formazione della cultura occidentale.
Bibl.: E. Schäfer, Bibliographisches Verzeichnis der wissenschaftlichen Publikationen K. Büchners, in Forschungen zur römischen Literatur. Festschrift zum 60. Geburtstag von K. Büchner, Wiesbaden 1970, pp. ix-xxiii;W. Wimmel, Der Philologe K. Büchner, Marburgo 1975; J. Blänsdorf, in Gnomon, 55 (1983), pp. 378-82.