CROME, Karl
Giurista tedesco, nato a Düsseldorf il 12 luglio 1859, morto a Bonn il 9 giugno 1931. Impedito in gioventù di seguire la sua vocazione per l'insegnamento a causa di una persistente malattia della gola, fu per lunghi anni magistrato: più tardi, guarito, fu professore straordinario a Berlino (1895), quindi ordinario a Borm (1899). L'appartenenza alle provincie renane, dove il diritto francese rimase in vigore fino a tutto il 1899, poi la partecipazione ai lavori preparatorî del nuovo codice civile dell'impero tedesco, lo portarono verso gli studî di diritto comparato: commentò in particolare il codice Napoleone, poi il codice tedesco, e per risalire alle comuni origini dell'uno e dell'altro studiò profondamente il diritto romano, specialmente nella sua fase giustinianea. Le sue opere, ammirabili per la chiarezza e l'acume giuridico, sono consultatissime in Germania e all'estero.
Opere principali: Allgemeiner Theil der modernen französischen Privatrechtswissenschaft, Mannheim 1892 (trad. ital. di A. Ascoli e F. Cammeo, Milano 1906); K. S. Zachariae von Lingenthal, Handbuch des französischen Civilrechts, 8ª ediz. a cura di K. C. (largamente rifatta), voll. 4, Friburgo in B. 1894-95 (trad. ital. di L. Barassi, Milano 1907-09); System des deutschen bürgerlichen Rechts, voll. 5, Lipsia-Tubinga 1900-1912; Grundzüge des römischen Privatrechts, Bonn 1914; 2ª ediz., 1922.
Bibl.: Autobiografia in Die Rechtswissenschaft in Selbstdarstellungen, II, Lipsia 1925.