Architetto, pittore, scenografo e incisore (Neuruppin 1781 - Berlino 1841). Dopo essersi dedicato alla pittura e alla scenografia, sollecitato inizialmente da D. e F. Gilly si interessò all'architettura, affermandosi come uno degli architetti tedeschi di maggior rilievo del sec. 19º. Fu membro dell'Accademia di architettura di Berlino e, dal 1838, regio architetto. Un tour di formazione da Berlino a Praga e a Vienna, lo condusse anche in Italia, dove l'impatto con Roma, Napoli e la Sicilia in particolare (1803-04), acuì il suo interesse per la ricca compresenza dell'architettura classica con quella medievale. Anche in seguito a questa esperienza, S. fu tra i primi architetti del sec. 19º a trarre dalla lezione del passato metodi compositivi più che modelli per l'architettura contemporanea. Educato al pragmatismo razionale derivato dalla tradizione costruttiva tedesca e alla cultura neoclassica di J. J. Winckelmann, S. riuscì a far convivere nella sua architettura principî illuministi di derivazione francese (Ledoux, ecc.) con analisi strutturali ed effetti espressivi culminanti in un lucido monumentalismo, in diretta sintonia con gli ideali della restaurazione prussiana. Tra le molte opere, in buona parte alterate o distrutte, che tanto influenzeranno l'architettura tedesca del Novecento, vanno ricordate a Berlino: Neue Wache, con un austero portico dorico innestato su un volume cubico (1817-18, interno alterato nel 1966); Schauspielhaus, con portico ionico rialzato e razionali soluzioni per l'interno (1818-21); Altes Museum, con snello filare di colonne ioniche lungo la facciata (1822-30; parz. distr. 1945); Sommerhaus di Charlottenburg, dalla composta volumetria (1824-25; ora Schinkel-Pavillon). I suoi raffinati disegni prospettici, le scenografie (tra cui spiccano quelle per il Flauto magico, 1815) e i quadri di sapore romantico (paesaggi e cattedrali gotiche), che documentano la sua efficace versatilità, costituiscono lo Schinkelmuseum, già allestito nel suo studio presso l'Accademia di architettura di Berlino.