Matematico (Rothenburg, Baviera, 1798 - Erlangen 1867), prof. nell'univ. di Erlangen (1835-67). Ha un posto eminente nella storia della matematica, soprattutto come sistematore della geometria proiettiva. Fece valere il geniale concetto di una completa separazione delle proprietà grafiche delle figure da quelle metriche, e costruì la geometria proiettiva come pura e semplice geometria di posizione (Geometrie der Lage, 1847), senza alcun ricorso a nozioni metriche. Seguendo un cammino in qualche modo inverso a quello della geometria analitica, introdusse per via puramente geometrico-sintetica le coordinate, i numeri, in particolare i numeri immaginarî. La sua opera, ripresa e sviluppata da D. Hilbert, ha avuto grande importanza per l'impostazione logico-formale della matematica moderna.