GISKRA, Karl
Uomo di stato austriaco, nato il 29 gennaio 1820 a Mährisch-Trübau (Moravscká Třebová), morto a Baden (Vienna) il 1° giugno 1879. Nel 1846 ottenne la cattedra di scienze politiche nell'università di Vienna. Partecipò alla rivoluzione di marzo (1848) e organizzò la legione accademica. Rappresentante della sua città natale all'Assemblea costituente di Francoforte, sostenne la tesi dello stato unitario. Passò quindi in Russia. Nel 1850 tornò in Austria e si stabilì a Bruna, dove divenne in breve uno dei capi più influenti del partito liberale-tedesco. Deputato alla camera di Vienna (1861), borgomastro di Bruna durante l'occupazione prussiana (1866), rivelò qualità di organizzatore; fu poi presidente della camera e dal dicembre 1867 al marzo 1870 ministro degl'Interni nel cosiddetto "ministero borghese", il primo ministero cisleitano presieduto dal principe Carlo Auersperg, e in quello successivo, presieduto da E. Taaffe. Durante questi tre anni il G. svolse una vasta attività: il suo nome è legato a tutte le disposizioni di carattere confessionale - legge matrimoniale, legge scolastica e legge interconfessionale - che abrogarono in gran parte le disposizioni del Concordato (1855). In seguito a divergenze con i suoi colleghi di gabinetto, che dopo la dimissione del Taaffe era presieduto dal L. Hasner, il 20 marzo 1870 rassegnò le dimissioni. Quando, nel febbraio 1871, il conte K. S. Hohenwart iniziò la sua politica federalistica e clerico-feudale, l'opposizione del partito costituzionale ebbe nel G. uno dei capi più autorevoli. Tornato alla camera nel 1873, avversò la politica orientale di G. Andrássy.
Bibl.: J. A. F. Helfert, Geschichte Oesterreichs vom Ausgange des Wiener Octoberaufftandes 1848, voll. 4, Praga 1869-1886; W. Rogge, Österreich Zeit der Katastrophe Hohenwart-Beust, voll. 2, Lipsia 1879; A. Beer, Die orient. Politik Österreichs seit 1874, Praga 1883; R. Charmatz, Österreichs innere Geschichte von 1848 bis 1883, Lipsia 1918.