HUMMELAUER, Karl
Diplomatico austriaco, morto a Feldkirch il 13 aprile 1874. Dal 1817 funzionario del Ministero degli esteri, dopo avere adempiuto a missioni presso le ambasciate imperiali di Parigi, Pietroburgo e Londra, dal 1840 al 1848, con il titolo di consigliere aulico, diresse la sezione commerciale della cancelleria di stato, meritandosi la fiducia del principe di Metternich. Nell'aprile del 1848, il nuovo ministro degli Esteri, conte K. L. di Ficquelmont, lo inviò a Londra per iniziare trattative che evitassero l'intervento francese in Italia. Dapprima il H. chiese a lord Palmerston di sostenere la tesi dell'autonomia effettiva del regno Lombardo-Veneto sotto l'alta sovranità dell'imperatore d'Austria e ingrandito dei ducati di Parma e di Modena. Il presidente del ministero austriaco F. X. Pillersdorf insisteva per far passare al nuovo stato una parte considerevole del debito pubblico austriaco. Quando J. Ph. Wessenberg sostituì il Ficquelmont, H. fu autorizzato a modificare il suo piano, sulla base richiesta dal Palmerston, per farne oggetto della mediazione franco-inglese, e fu ammesso che un principe sabaudo potesse prendere il posto di un arciduca austriaco a capo del nuovo regno. Dalle memorie del Metternich risulta che in questa seconda fase delle trattative H. si consigliò con il suo antico capo rifugiato a Londra, resistendo alle pressioni del Palmerston per il ritiro completo dell'Austria dall'Italia, chiesto dall'inviato del governo provvisorio di Lombardia a Londra, marchese Benigno Bossi. H. voleva sempre salvaguardare il dominio immediato dell'Austria sul Friuli e su quello che chiamava il Tirolo meridionale. Naufragati nell'agosto questi negoziati per la mutata situazione militare, il H. era nell'ottobre a Vienna. Continuò sino al 1860 la sua collaborazione al Ministero degli esteri.