KAUTSKY, Karl
Uomo politico tedesco, nato il 16 ottobre 1854 a Praga. Sin dal 1875 militante nel partito socialdemocratico a Vienna, si segnalò ben presto come pubblicista. Passato nel 1880 in Svizzera, e poi nel 1881 in Inghilterra, come segretario di Federico Engels, fondò nel 1883 la rivista Die Neue Zeit, che diresse fino al 1917. Scrittore fecondo, per i suoi studî e specialmente per quello su Marx, oltre che per il fatto di essere stato vicino all'Engels, fu considerato dopo la morte di quest'ultimo come il tipico rappresentante della dottrina classica del socialismo tedesco; e opera sua fu la formulazione di quel "programma di Erfurt" (1891) che doveva poi rimanere sino al 1921 il programma di azione della socialdemocrazia tedesca. K. fu nettamente contrario al revisionismo di E. Bernstein (v.) e a ogni modificazione al marxismo classico. Nel 1917 fondò il partito socialdemocratico indipendente; dopo la rivoluzione del 1918, che addusse d'un tratto la socialdemocrazia tedesca al potere, fu chiamato a collaborare con la segreteria di stato del nuovo ministero germanico degli Esteri e presiedette alla pubblicazione dei documenti sullo scoppio della guerra mondiale, che furono raccolti e commentati dal conte de Montgelas e dal professor Schücking. Ha combattuto in numerosi scritti il bolscevismo. Da Berlino, dove viveva dal 1897, si trasferì poi a Vienna dove vive tuttora.
Dei molti scritti del K. ricordiamo: K. Marx' ökonom. Lehren (1887); Thomas More und seine Utopie (1887; 6ª ed., 1926); Das Erfurter Programm in seinem grundsätzlichen Tesl erläutert (1892); Vorläufer d. neueren Sozialismus (1895); Bernstein und das sozialdemokratische Programm (1898); Die soziale Revolution (1903); Der Weg zur Macht (1909); Die Internationalitāt und der Krieg (1915); Die Diktatur des Proletariats (1918); Wie der Weltkrieg entstand (191 g); Materialistische Geschichtsauffassung (voll. 2, 1927).
Bibl.: Der lebendige Marxismus. Festgabe zur 70. Geburtstage K. K., Jena 1924; K. Renner, K. K., Berlino 1929.