Filosofo e uomo politico tedesco (Tostedt, Lüneburg, 1886 - Cambridge, Massachusetts, 1961). Dopo aver studiato economia, diritto e filosofia a Monaco, Berlino, Ginevra e Jena, soggiornò in Inghilterra dal 1912 al 1914, dove entrò in contatto con la Fabian Society. Rientrato in Germania, nel 1919 aderì al Partito socialdemocratico tedesco indipendente, e nel 1920 al Partito comunista tedesco unificato. Nel 1923 pubblicò Marxismus und Philosophie (trad. it. 1966); dal 1924 al 1925 diresse Die Internationale, organo teorico del Partito comunista tedesco. Marxismus und Philosophie fu accusato d'idealismo e di revisionismo dall'Internazionale comunista, e nel 1926 K. fu espulso dal Partito comunista tedesco, di cui era deputato al Reichstag dal 1924. Interruppe ogni attività politica nel 1928, e nel 1936 emigrò negli USA. Nelle opere di questo periodo, soprattutto in Karl Marx (1938; trad. it. 1969), K. ha sostenuto la continuità fra l'opera giovanile di Marx e quella della maturità, e ha delineato un'originale concezione del marxismo come scienza sociale.