Poeta tedesco (Hannover 1915 - Darmstadt 1999), conosciuto anche come Karol Kröpcke. Si è affermato come una fra le voci più autentiche della moderna lirica tedesca con raccolte di versi (Hochgelobtes, gutes Leben, 1943; Heimsuchung, 1948; Auf Erden, 1949; Die Zeichen der Welt, 1952; Wind und Zeit, 1954; Tage und Nächte, 1956; Fremde Körper, 1959; Unsichtbare Hände, 1962; Gesammelte Gedichte, 1965; Landschaften für mich, 1966; Alltägliche Gedichte, 1968; Nichts weiter als Leben, 1970; Der Einfachheit halber, 1977; Schönen Dank und vorüber, 1984), che si ispirano a una visione della natura sensitiva a un tempo e precisa, in uno stile che contempera le esigenze innovatrici con un senso vigile della tradizione. Studioso della poesia europea contemporanea, è stato autore di numerose versioni (Die Barke Phantasie, 1957, antologia di poesia surrealista francese) e saggi di poetica: Aspekte zeitgenössischer deutscher Lyrik (1961), Die Rolle des Autors in experimentellen Gedicht (1962), Schattengefecht (1964), Poetisches Tagebuch (1966). Nel 1997 è apparso l'ultimo volume dei Gesammelte Gedichte (4 voll., 1985-97), che riunisce la produzione più recente. Da segnalare inoltre il volume complessivo Etwas brennt: gesammelte Prosa (1994) e il volume antologico, a cura del poeta K. Drawert, Wenn die Schwermut Fortschritte macht: Gedichte, Prosa, Essays (1990).