LIEBKNECHT, Karl
Nato a Lipsia il 13 agosto 1871 da Guglielmo (v. sotto), si laureò in legge e scienze politiche per stabilirsi poi come avvocato a Berlino. Fino dagli anni giovanili le idee politiche del padre produssero grandissima influenza su quelle del figlio; anzi questi diventò ancor più radicale del primo, dedicandosi nel cerchio del partito socialista specialmente al movimento giovanile e alla propaganda antimilitare. Eletto nel 1900 deputato alla camera prussiana, si fece un certo nome per la sua campagna contro la casa Krupp. Avendo poi proposto a un congresso del partito un ordine del giorno stigmatizzante l'oppressione della Finlandia e la visita dell'imperatore di Russia in Germania, il governo lo fece cancellare dall'albo degli avvocati; ma nel 1912 ottenne un mandato al Reichstag. Incorporato durante la guerra mondiale in una compagnia di lavoratori, prese parte il 1° maggio 1916 a Berlino a una dimostrazione contro la guerra. Arrestato, fu condannato dal tribunale di guerra a due anni e mezzo di lavori forzati. Finite le ostilità, ebbe parte non piccola nella sommossa cosiddetta degli spartachisti a Berlino, perciò furono arrestati prima la sua famiglia e poi, scoperto nel suo nascondiglio, egli stesso. Durante il trasporto attraverso il Tiergarten di Berlino, fu ucciso (15 gennaio 1919). Furono pubblicate le sue lettere dalla guerra, dal carcere preventivo e dall'ergastolo (1920), e i suoi discorsi (1926).