Filologo (Brieg, Slesia, 1797 - Atene 1840). Fu prof. di filologia classica a Gottinga. Allievo di A. Boeckh e di Ph. K. Buttmann, concepì la filologia come storia delle vicende politiche, della letteratura, dell'arte, della religione, contrapponendosi alla precedente filologia grammaticale rappresentata da G. Hermann. Concentrò i suoi studî specialmente sulla protostoria greca (Aegineticorum liber, 1817; Orchomenos und die Minyer, 1820; Die Dorier, 1824; Prolegomena zu einer wissenschaftlichen Mythologie, 1828) ed etrusca (Die Etrusker, 1828; 2a ed., a cura di W. Deecke, 1877). Diede inoltre edizioni di Varrone (De lingua latina, 1833) e di Festo (1839). Una sua storia della letteratura greca, incompiuta, fu pubblicata postuma in inglese (History of the literature of ancient Greece, 1840).