Scrittore austriaco (Axams, Tirolo, 1867 - Vienna 1943). Esercitò la professione di medico prima di dedicarsi alla letteratura. Legato alla terra d'origine, iniziò con poesie, racconti e drammi in dialetto o tematicamente circoscritti al mondo contadino, con evidenti influssi naturalistici (fra l'altro i racconti Allerhand Kreuzköpf, 1895, e i drammi Die Bildschnitzer, 1900, e Sonnwendtag, 1902); e su questa traccia in Erde (1908), dal sintomatico sottotitolo "una commedia della vita", diede un felice spaccato dell'esistenza più aspra che idilliaca dei campi. Più pesante il tono nel dramma storico Glaube und Heimat (1911), che riporta al tempo della Controriforma e al tragico dilemma che si poneva ai contadini protestanti, abbandonare la terra o rinunciare alla loro fede. In seguito S., accostandosi a J. A. Strindberg, tentò con buon esito anche il dramma psicologico (Der Weibsteufel, 1914; Es, 1923) e fu tra i primi dichiaratamente disposti a recepire suggestioni psicanalitiche. Notevoli anche i drammi Das Königreich (1908), Kindertragödie (1919), Maitanz (1922), Der Judas von Tirol (1927).