AMIRA, Karl von
Filologo, storico e giurista insigne, nacque in Aschaffenburg l'8 marzo 1848. Si laureò in Monaco nel 1874, l'anno stesso in cui iniziava la sua attività letteraria con le ricerche dal titolo Erbenolge und Verwandtschaftgliederung nach den altniederdeutschen Rechten. Seguirono altri ben riusciti studî sull'Altnorvegisches Vollstreckungsverfahren. Nel 1875 iniziò il suo magistero didattico nell'università di Friburgo, donde nel 1876 tracciava nettamente il suo programma di studî, scrivendo Über Zweck und Mittel der germanischen Rechtsgeschichte. Nel 1880 pubblicò il primo volume sul Nordgermanisches Obligationenrecht, opera fondamentale che apriva, con metodi inusati, nuovi campi d'indagine: del 1891 è il secondo volume. Nel frattempo la vastità della sua visione dello sviluppo del diritto tedesco si era riaffermata nella prima edizione del suo Grundriss des germanischen Rechts (1890). Nel 1893 fu chiamato all'università di Monaco, che più non abbandonò. Geniali contributi recò alla storia del simbolismo giuridico. Fra i lavori rispondenti a codesto assunto spiccano i libri: Der Stab in der germanischen Rechtssymbolik (1909); Die Bruchstücke der grossen Büderhandschrift von Volframs Willehalm (1921); Die Dresdener Bilderhandschrift der Sachsenspiegel (1925). La storia del diritto penale tedesco, alla quale aveva già contribuito nel 1896 con la sua monografia Thierstrafen und Thierprocess, ebbe recentemente un altro magistrale contributo col libro dal titolo Die germanische Todesstrafe (1922). L'indirizzo glottologico e archeologico non è mai stato in lui disgiunto dalla ricostruzione dogmatica.