Poeta lettone (Vecpiebalga, Vidzeme, 1879 - Stoccolma 1945), partecipò alla rivoluzione del 1905, fu esule (1906-10), imprigionato dopo il ritorno a Riga (1911-13), membro del parlamento lettone (1922-31). Poeta sincero e semplice, sembra fuggire la realtà per rifugiarsi nella natura e nei sogni. Notevoli le sue favole, ora satiriche (Kā es braucu Ziemeļmeitas lūkuoties "Come andai alla ricerca della figlia del nord", 1904), ora filosofico-morali (Kaķīša dzirnavas "Il mulino della gattina", 1913).