Poeta lettone (Pļaviņas, Livonia, 1880 - ivi 1970). Sostenitore dell'"arte per l'arte", collaborò alla rivista letteraria decadente Dzelme ("Profondità"), di cui fu anche direttore. Le sue prime poesie (Zirnekļa tīklā "Nella ragnatela", 1910; Zemes elpa "Il respiro della terra", 1927), quasi sempre sonetti in forma classica, privilegiano temi mistici ed erotici. Nel poema Kauja pie Glemu Liepas ("La battaglia presso Glemas Liepas", 1922), nella raccolta di novelle Uguņainie krasti ("Rive ardenti", 1923), ma soprattutto nel romanzo Karš ("La guerra", 2 voll., 1922-1927) si riflettono episodî della prima guerra mondiale e la posizione antimilitarista dell'autore. Notevole la sua attività di traduttore (H. Ibsen e S. Lagerlöf).