STRĀLS, Kārlis
Poeta lettone, nato il 25 novembre 1880 a Pļaviņas (Vidzeme), figlio di un artigiano. Ufficiale dell'esercito russo dal 1902 al 1905, partecipò dal 1914 al 1920 alla guerra. È un asceta dell'"arte per l'arte"; le sue poesie (Zirnekúa tīklā, "Nella ragnatela" 1910; Zemes elpa, "Il soffio della terra" 1927; la ghirlanda di sonetti Liec visas cerības uz Dievu, "Metti ogni speme in Dio" 1908; Kauja pie Glemas Liepas, "La battaglia al tiglio di Glema" 1922), esprimono, in forme severe, la rassegnazione alla sorte. Con verità austera degna di un cuore che ha molto sofferto egli racconta gli episodî della guerra mondiale nel romanzo: Kaóš ("La guerra", 1922) e nelle novelle: Uguņainie Krasti ("Le rive in fiamme", 1923).