KARLSRUHE (A. T., 53-54-55)
Importante città della Germania di SO., capitale del Baden, tipico esempio di centro sorto per volere d'un principe. La creò infatti nel 1715, in sostituzione di Durlach che era stata distrutta dai Francesi nel 1689, Carlo Guglielmo di Baden-Durlach, il quale prescelse una posizione appartata, dove il clima è mite (media annua 90,7; media del trimestre invernale 1°,7; precipitazioni 745 mm.), tra l'alta pianura renana (8 km. dal Reno) e la Selva Nera, 116 m. s. m., in mezzo a bellissimi boschi.
Quivi egli fece costruire la sua residenza (adibita ora a Museo regionale del Baden), che fu concepita nella parte centrale di un semicerchio (Marktplatz), dal quale si dipartono radialmente le strade della città. I raggi convergono tutti verso la torre settentrionale del castello; verso nord la città s'appoggia invece a un parco, contiguo a una vasta foresta (Hardtwalde). Fino al 1830 la vita della città è strettamente legata a quella della piccola corte; allargatosi lo stato essa diventa poi la sede di numerosi uffici e importante nodo ferroviario. Cominciò da allora ad apparire che una pianta siffatta non poteva servire che in parte ai bisogni degli abitanti, in quanto le vie radiali (dalla periferia al centro e viceversa) non potevano in alcun modo rispecchiare la direzione del traffico. Infatti i nuovi quartieri, che si svilupparono dopo il 1870, disposero le loro strade ad angolo retto e la via principale, senza tener conto della pianta originaria, taglia la città in direzione meridiana, ricalcando l'antica via (Kaiserstrasse) che univa Durlach a Mühlburg. Karlsruhe si è sviluppata rapidamente come centro commerciale e industriale e da 1652 abitanti nel 1738 (alla morte del suo fondatore), 8500 nel 1800, 20 mila nel 1830, 37 mila nel 1871, è aumentata a 145.694 nel 1925 e 156.900 nel gennaio 1932 (33ª città della Germania). Il comune si estende su 65,17 kmq., di cui 8,69 costruiti e 22,07 occupati da boschi; la vicina località di Mühlburg è stata annessa nel 1886 e altre aggregazioni avvennero nel 1907, 1909, 1910 e 1929. Molto ha giovato anche la costruzione d'un porto (1901), con 4 bacini e 8 km. di banchine (scambio di merci: 2.200.000 tonnellate), disposte ai lati di un canale che si dirama dal Reno, in quanto esso ha facilitato lo sviluppo industriale (locomotive, macchine da cucire, lavorazione dell'alluminio). La vicinanza della Selva Nera permette una notevole esportazione di legnami. Nel 1825 fu aperto a Karlsruhe un politecnico - il primo sorto in Germania - innalzato nel 1865 al grado d'Istituto tecnico superiore. In esso hanno insegnato, tra gli altri, Hertz e Bunsen. Dalla seconda metà del sec. XIX, sotto il regno del granduca Federico I, Karlsruhe è sede di una rinomata scuola di belle arti. Notevole anche la Badische Landesbibliothek, con numerosi manoscritti. La città ha così, nel Baden, una posizione intermedia tra Mannheim, dove pulsa in pieno la vita industriale e commerciale, e Friburgo, quieta città universitaria, visitata da stranieri e dimora di benestanti.
Monumenti. - Le attuali costruzioni che compongono il castello risalgono nelle parti essenziali al rifacimento voluto da Carlo Federico (dal 1750 in poi), il quale rispettò però la vecchia pianta; la sola torre centrale (cupola del 1785) risale alla primitiva costruzione di Carlo Guglielmo. Diresse i lavori Friedrich von Betzendorf, a cui si deve la grandiosa disposizione generale (1715-1719). Il completo rimaneggiamento eseguito tra il 1749 e il 1781 fu affidato, dopo l'esame di varî progetti (tra gli altri ricordiamo quelli di L. Retti e B. Neumann), a Friedrich von Kesslau. La facciata è in un barocco moderato. Nell'interno, terminato nel 1775, è ora sistemato il Museo regionale.
Le costruzioni più antiche artisticamente notevoli della nuova città sono dovute essenzialmente a W. J. Müller (morto nel 1801), la cui arte ondeggia tra il rococò e il neoclassicismo, e a Friedrich Weinbrenner (1766-1828), che agl'inizî del secolo XIX fu in Germania uno dei principali rappresentanti del più severo classicismo. Il Müller costruì l'arsenale (1770-1780), la Kleine Kirche (Piccola Chiesa, 1779), il palazzo svedese (1779), e il vecchio archivio (1799). Le opere principali eseguite da Friedrich Weinbrenner sono: la parrocchiale evangelica (1807-15), la parrocchiale cattolica (1815) e le case sulla piazza del carosello (1809-1826). Si trovano inoltre in Karlsruhe numerose e belle architetture razionaliste.
Nella Kunsthalle sono dipinti del Grünewald e una vasta collezione di opere del Thoma; nel castello, ricche collezioni d'interesse locale e una raccolta di belle sculture.
Bibl.: F. von Weech, Geschichte der Stadt Karlsruhe, volumi 3, Karlsruhe 1895-1904; F. S. Meyer, Die Haupt- und Residenzstadt Karlsruhe, Karlsruhe 1900; K. Ehrenberg, Baugeschichte von Karlsruhe, Karlsruhe 1909; E. Gutmann, Das grossherzogl. Residenzschloss zu Karlsruhe, Heidelberg 1911; E. Sender, Karlsruhe einst u. jetzt in Wort u. Bild, Karlsruhe 1911; R. Goldschmidt, Die Stadt Karlsruhe, ihre Geschichte, Karlsruhe 1915; M. Köbel, Ff. Weinbrenner, Berlino 1920; O. Berendt, Das Buch der Stadt, Berlino 1926; H. Fröhlich, Karlsruhe in Baden. Eine geographische Betrachtung des Stadtbildes, Karlsruhe 1931.