LIBELT, Karol
Scrittore e uomo politico polacco, nato l'8 aprile 1807 a Poznań, morto a Brdowo il 9 luglio 1875. Laureatosi nel 1830 a Berlino, si trasferì a Parigi e vi conobbe Lafayette, Guizot, Thiers e altri uomini politici che lo rinforzarono nelle sue convinzioni democratiche. Alla fine dello stesso anno ritornò in patria e partecipò alla rivoluzione del 1831. Condusse poi alcuni anni di vita ritirata in campagna e nel 1840 ritornò a Poznań, ove svolse una fervida attività come pubblicista (saggi: O odwadze cywilnej (Del coraggio civile), 1843; O miłości ojczyzny (Dell'amore patrio), 1844, conferenziere e agitatore politico. Preparò con altri la rivoluzione nella Posnania, ma fu prevenuto dal governo prussiano che lo arrestò nel 1846, condannandolo poi a 20 anni di prigione. Liberato dalla rivoluzione del '48, subito riprese l'attività politica: a Poznań, ove firmò il concordato di Jarosławec che condusse al disarmo della regione; a Praga, al congresso panslavo; infine al parlamento di Francoforte. Ma di fronte alla crescente oppressione nel granducato di Posnania dovette, nel 1850, ritirarsi ancora una volta in campagna a Czeszewo, dove si dedicò all'agricoltura e agli studî filosofici.
L'opera principale del L. è Filozofja i Krytyka (voll. 6, Poznań 1845-1850; 2ª ed. rifatta, Poznań 1874-75), nella quale, pur partendo da Hegel, egli svolge un sistema filosofico che, negando alla ragione una parte preponderante. Con questa opera L. ha vera forza creativa, ripone questa nell'immaginazione. Ne deriva che l'estetica ha, nel sistema di L., una cercato di fissare, in antitesi a quella tedesca di Hegel, una filosofia "slava" della quale egli traccia anche il "decalogo". Le opere minori (Pisma pomniejsze) del L. sono state raccolte in 6 volumi, Poznań 1849-1851.
Bibl.: N. Szuman, Rys źycia i działalności K. Libelta (Lineamenti della vita e delle opere di K. L.), Poznań 1876; W. Hahn, K. L., Leopoli 1907; Sobeski, Metafizyka Libelta, Poznań 1916; M. Rymarkiewiczówna, Pojécie Boga w filozofji Libelta, in Poznańskie towarzystwo przyjaciół nauki, 1930; id., Filozofja Libelta, ibid., 1933.