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KERÉNYI, Károly

di Angelo BRELICH - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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KERÉNYI, Károly

Angelo BRELICH

Storico delle religioni, nato a Temesvár (allora in Ungheria) il 19 gennaio 1897. Specializzatosi in filologia classica, sin dal principio della sua attività scientifica fu attratto dai problemi delle religioni del mondo classico, come appare anche dal suo primo volume in cui cerca di far risalire ad origini religiose la tematica del romanzo greco. Già da libero docente all'università di Budapest, esercitò notevole influsso su una generazione di giovani studiosi e intellettuali ungheresi. Ordinario all'università di Pécs (dal 1936) e a quella di Szeged (dal 1940), nel 1943 preferì abbandonare l'Ungheria minacciata dal nazismo, trasferendosi in Svizzera e rinunciando all'attività accademica. Per alcuni anni svolse attività nell'Istituto di C. G. Jung.

Tra i maggiori conoscitori viventi della religione greca, K. rappresenta un indirizzo notevolmente indipendente dagli studî tradizionali, che ha addentellati con la scuola francofortese di L. Frobenius e W. F. Otto, con la psicologia di C. G. Jung e con la filosofia esistenzialista. Più che ai problemi concretamente storici, egli è interessato al significato che la religione greca avrebbe anche fuori del tempo e quindi anche per l'uomo moderno. L'originalità nell'impostazione dei problemi, la sensibilità nutrita delle esperienze contemporanee del pensiero, della poesia e della psicologia, le intuizioni spesso feconde e la forma letterariamente elevata danno alla sua produzione un vivo interesse che conquista anche il pubblico non specializzato.

Tra le opere (di cui molte sono comparse in edizioni successive e in traduzioni varie, anche italiane): Die griechischorientalische Romanliteratur in religionsgeschichtlicher Beleuchtung, Tubinga 1927; Apollon, Vienna 1937; Die antike Religion, Amsterdam 1940; Einführung in das Wesen der Mythologie (in collab. con C. G. Jung), Amsterdam-Lipsia 1941; Niobe, Zurigo 1949; Miti e misteri, Torino 1950; Die Mythologie der Griechen, Zurigo 1951; Die Heroen der Griechen, Zurigo 1959.

Vedi anche
Carl Gustav Jung Jung ‹i̯ùṅ›, Carl Gustav. - Psichiatra, psicologo e storico della cultura (Kesswyl 1875 - Küsnacht, Zurigo, 1961). Laureatosi in medicina a Basilea nel 1900, passò al nosocomio psichiatrico zurighese Burghölzli per proseguire gli studî di psichiatria sotto la guida di E. Bleuler. Nel 1902 compì un semestre ... Angelo Brèlich Brèlich ‹-č›, Angelo. - Storico delle religioni ungherese (Budapest 1913 - Roma 1977). Di famiglia italiana, compì i suoi studî in Ungheria, entrando in contatto con A. Alföldi e K. Kerényi. In Italia dal 1938, fu assistente di R. Pettazzoni, cui nel 1958 successe sulla cattedra di storia delle religioni ... mito Dal greco mỳthos ("parola, racconto"), una narrazione di particolari gesta compiute da dei, semidei, eroi e mostri. Il mito può offrire una spiegazione di fenomeni naturali, legittimare pratiche rituali o istituzioni sociali e, più genericamente, rispondere alle grandi domande che gli uomini si pongono. ... simbolo Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa e simbolo si identifica con segno. antropologia Prendendo ...
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  • STORIA DELLE RELIGIONI in Religioni
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    Studioso romeno di storia delle religioni (Temesvár 1897 - Zurigo 1973). Prof. di filologia classica a Pécs dal 1936 e a Szeged dal 1940, emigrò nel 1943 in Svizzera. Sotto l'influsso di W. F. Otto si dedicò soprattutto alla mitologia greca; fu in contatto con rappresentanti di significative correnti ...
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