KAROLYI di Nagykároly
Antichissima famiglia nobile ungherese, elevata all'inizio del sec. XVII al baronato e nel 1712 alla contea. Fra i membri della famiglia sono particolarmente degni di menzione:
Sándor (Alessandro) K., il vero fondatore della potenza e della ricchezza della famiglia, nato il 20 marzo 1668. Nel 1703 combatté dapprima al fianco delle truppe imperiali contro le prime truppe dei Kuruc di Francesco Rákóczi II, risorto contro la brutale oppressione del governo viennese; ma ancora nell'anno stesso si mise dalla parte del Rákóczi. K. si rivelò coraggioso capitano e assennato politico nella guerra, che durò parallelamente a quella per la successione spagnola, fino al 1711. In quell'anno K., giudicando inutile e disperata la continuazione della lotta, quale capitano supremo degl'insorti depose le armi e conchiuse la pace di Szatmár, mettendo fine a un'epoca di rivoluzioni e di lotte interne nell'Ungheria. Nel 1712 venne elevato al grado di conte, nel 1723 fu nominato consigliere intimo e generale e nel 1741 maresciallo. K. fu pure eccellente amministratore, raccolse immensi beni, ebbe grandi meriti nella ricolonizzazione del paese devastato. Morì l'8 settembre 1743.
Alajos (Luigi) K., diplomatico, nato a Vienna l'8 agosto 1825, fu nominato ministro d'Austria a Copenaghen nel 1859 e nello stesso anno ricevette l'incarico - non seguito da successo - di conquistare per l'Austria l'appoggio della Russia contro le potenze occidentali. Nel 1860 prese parte alla conferenza di Zurigo in rappresentanza dell'Austria, poi venne inviato ambasciatore a Berlino. Nel 1866 fu uno dei plenipotenziarî austriaci alle trattative di pace di Nikolsburg e nel 1871 divenne di nuovo ambasciatore a Berlino dove collaborò a migliorare le relazioni fra la Germania e l'impero austro-ungarico, nonché ad effettuare la nuova alleanza centroeuropea. Al congresso di Berlino (1878) fu il secondo rappresentante dell'Austria e nel medesimo anno fu inviato ambasciatore a Londra. Morì il 26 dicembre 1889.
Mihály (Michele) K., nato a Budapest il 4 marzo 1875, nel 1909 fu eletto presidente della Società economica ungherese (Omge) e nel 1910 deputato al parlamento. Nel 1913 divenne presidente del partito unitario dell'indipendenza, poi, durante la guerra mondiale, fondò un proprio partito. Verso la fine della guerra dichiarò venuta l'ora della separazione dell'Ungheria dall'Austria. Il Consiglio nazionale, capeggiato da lui, conquistò il 30 ottobre 1918 il potere e K. fu nominato capo del governo. Il 16 novembre 1918, giorno in cui l'Ungheria fu dichiarata repubblica, K. ebbe i poteri di capo dello stato. Invece di accettare l'armistizio onesto e favorevole all'Ungheria, conchiuso col generale Diaz, chiese e ottenne un armistizio umiliante dal generale Franchet d'Esperey, comandante in capo delle truppe dell'Intesa nei Balcani. L'11 gennaio 1919 il Consiglio Nazionale dichiarò K. presidente della repubblica popolare ungherese. K., debole e privo di qualità politiche, non seppe assicurare né l'integrità né l'ordine interno del paese, Il 21 marzo 1919 concesse il potere a Béla Kun e al partito comunista e più tardi emigrò all'estero. In seguito a sentenza dell'alto tribunale d'Ungheria i suoi beni vennero confiscati sotto imputazione di alto tradimento e d'infedeltà.
Bibl.: Per Sándor K.: L. Szalay, K. S. gróf önéletirása és naplójegyzetei (Autobiografia e diario di S. K.), Pest 1865; A. Takáts, Szalai Barkoczy Krisztina, Budapest 1910; Conte L. K., A nagykárolyi gróf Károlyi család összes jószágainak birtoklási története (La storia di tutti i beni della famiglia K. de N.), Budapest 1911; E. Lukinich, A szatmári báke története és okitattàra (Storia e diplomatario della pace di Satu Mare), Budapest 1925.
Per Alajos K.: E. Wertheimer, Graf Julius Andrássy, sein Leben und seine Zeit, Stoccarda 1910-13.
Per Mihály K.: M. K., Egy egész világ ellen (Contro un intiero mondo), Monaco 1923, tradotto in parecchie lingue; A. Pethö, Világostól Trianonig (Da V. a Tr.), Budapest 1925.