KAROS (Κάρος)
Copista di età flavia che firma un torso femminile rinvenuto a Baia rappresentante una Tyche o una Abbondanza. L'iscrizione, incisa su un lembo dello himàtion presso il ginocchio sinistro, permette di riconoscere il nome dell'artista (probabile traduzione in greco di quello latino Carus), ma non l'etnico di lui. La scultura, rinvenuta insieme ad una firmata da Aphrodisios (v. aphrodisios, 10), dipende iconograficamente dalla prima, così da far pensare che K. abbia eseguito, forse a Baia stessa, una variante da uno schema che l'artista neo-attico Aphrodisios aveva già ripreso da motivi della grande scultura del V secolo.
Bibl.: P. Zancani Montuoro, in Bull. Com., LXI, 1933, p. 43 ss.; G. M. A. Richter, Three Critical Periods in Greek Sculpture, Oxford 1951, p. 46; G. Lippold, Handbuch d. Archäologie, III, I, Monaco 1950, p. 188, n. 12; M. Napoli, in Bollettino di Storia dell'arte del Magistero di Salerno, III, 1953, p. 77 ss.