KASHMIR (XX, p. 133; App. II, 11, p. 136)
Secondo dati del 1956 la popolazione dello stato di Jammū Kashmir (Kaśmīr) è di 4,4 milioni di abitanti, distribuiti su di una superficie di 240.290 chilometri quadrati.
La questione del Kashmir. - Le origini della "questione del Kashmir" rimontano al momento stesso in cui, decaduta la sovranità britannica, il sub-continente indiano si scisse in due unità politiche. La demarcazione di frontiere tra i due stati stabilita nel 1947 da Sir (poi Lord) Cyril Radcliffe, con i cosiddetti Radcliffe Awards, assegnava all'India il distretto di Gurdaspur (tra la Rāvī e il Beas nel Panjāb orientale), che costituiva in quel momento l'unico praticabile tramite tra questa e il Kashmir. L'assegnazione creò le premesse della disputa perché mise immediatamente l'India in grado di svolgere un'azione politica nei riguardi del K., che sarebbe stata difficile, se non impossibile, qualora fosse mancato quel primo collegamento territoriale.
L'armistizio concluso il 1° gennaio 1949 mercé le N. U. lasciava in mano indiana i tre quarti del paese, ma non risolveva definitivamente la questione. Il rapporto della Commissione delle N. U. per l'India e il Pakistan, reso noto il 5 gennaio dello stesso anno, stabiliva che l'unione dello stato di Jammū e Kashmir all'India o al Pakistan avrebbe dovuto essere decisa mediante un plebiscito da tenersi non appena le condizioni interne dello stato fossero propizie a una libera consultazione popolare; ciò implicitamente significava che la Commissione non riconosceva valida l'accessione all'India frettolosamente decisa dal mahārāja del K. nel 1947, allorché armati delle tribù Pathan dilagavano nel territorio dello stato senza dubbio con il consenso e l'aiuto materiale di alti funzionarî pachistani. Questo disconoscimento della decisione del mahārāja e la mancata condanna da parte delle N. U. di quella che gli Indiani considerano un'aggressione del Pakistan al K., unitamente al timore che l'esito della votazione possa essere favorevole al Pakistan, hanno fatto sì che il governo dell'Unione Indiana non abbia finora ottemperato alle decisioni del supremo consesso internazionale. Le mediazioni del generale MacNaughton e di Sir Owen Dixon nel 1950, quella di Gunnar Jarring nel 1957, e i sei rapporti che tra il 1951 e il 1958 Frank Graham ha successivamente sottoposti al Consiglio di sicurezza, si sono rivelati tutti ugualmente infruttuosi. Le possibilità di un accordo pacifico sembrano adesso persino minori che non fossero dieci anni fa: quella che allora poteva essere veramente una questione interna tra India e Pakistan tende difatti ad assumere ormai l'aspetto di un problema politico di ben più ampia portata.
Intanto nel 1952 nella zona indiana del K. un'Assemblea costituente ha votato una nuova costituzione che, dichiarato decaduto il mahārāja, ha fatto del K. uno stato con ampia autonomia nell'ambito dell'Unione Indiana, retto da un presidente elettivo.
Bibl.: M. Brecher, The struggle for Kashmir, Toronto 1953; Lord Birdwood, Two nations and Kashmir, Londra 1956; N. Cameron, Kashmir, in National geogr. magazine, CIV (1958), pp. 606-647.