HAUSER, Kaspar
Tedesco, la cui origine e la cui morte sono rimaste misteriose. Nel 1828, quando fece la sua comparsa come vagabondo a Norimberga, gli fu trovata indosso la lettera di un operaio che dichiarava di aver ricevuto il bambino nell'ottobre del 1812, di avergli dato un'istruzione elementare e religiosa e di averlo tenuto in stretto isolamento. Con questa, gli fu trovata anche una lettera della madre, dichiarante che il fanciullo era nato il 30 aprile 1812, che si chiamava Kaspar e che il padre, ufficiale di cavalleria, era morto. Il conte Stanhope prese a proteggere il giovane, inviandolo nel 1832 ad Ansbach per completarvi gli studî. In quella città il 17 dicembre dell'anno seguente K. morì di ferita. Se fosse suicidio o delitto, non s'è mai saputo.
La storia di K. H. ha ispirato molti artisti per liriche, romanzi, drammi, ecc., tra i quali il dramma di K. Martens (1903) e il romanzo di J. Wassermann, K. H., oder die Trägheit des Herzen (1908).
Bibl.: J. Meyer, Authentische Mitteilungen über K. H., 2a ed., Monaco 1913; H. Pies, K. H. Augenzeugenberichte und Selbstzeugnisse, voll. 2, Stoccarda 1926; A. Bartning, Neues über K. H., 2a ed., Ansbach 1928.