KATHIAWAR
("Paese dei Kathi"; A. T., 93-94) - Penisola dell'India, a O. della penisola maggiore, limitata a S. e ad O. dal Mare Arabico, a N. dal Golfo e dalla palude di Cutch, a E. dal distretto di Ahmadabad e dal Golfo di Kambāyah. Consta per la massima parte di terreni arcaici, coperti al centro da sedimenti vulcanici recenti e frangiati lungo la costa da una fascia costiera postterziaria. La parte occidentale è prevalentemente pianeggiante, mentre a N. il rilievo è più movimentato per l'esistenza d'una serie di colline (Mandav) e a S. s'innalza fino a 1120 m., a una cinquantina di km. dalla costa, un monte granitico isolato (Girnar) assai noto per essere meta d'un pellegrinaggio jaina e per essere coperto da boschi dove tuttora vivono leoni e popolazioni primitive; un altro monte granitico isolato è il Shatrunjaya. Fiume principale (200 km. di corso) è il Bhadar, che attraversa la penisola da NE. a SO. Riguardo al clima la parte meridionale sente la benefica influenza del monsone, mentre quella settentrionale è piuttosto arida (piovosità da 550 a 1000 mm.). Le zone pianeggianti, specie quando sono irrigate o coperte d'una fertile terra rosso-bruna, producono buone quantità di riso, grano, orzo, canna da zucchero e, presso la costa, anche datteri e mango; animali domestici più comuni sono i cammelli e i buoi. Esistono numerose ferrovie secondarie; porti principali sono quelli di Porbandar, Mangrol, Veraval. Gli abitanti sono in maggioranza indu e parlano il gujarītā, dialetto indostano. L'area è di 54.300 kmq. e gli ab. 2.538.597 essi dipendevano fino al 1924 da 188 principi indiani, ma in quell'anno 14 di essi si sono riuniti per formare la Western India States Agency, che dipende direttamente dal governo indiano; agenti inglesi risiedono a Rajkot e a Wadhwan.
Bibl.: H. Wilberforce Bell, The History of K., Londra 1916.