KAUNAS (in russo Kovno; A. T., 51-52)
Odierna capitale "provvisoria" della Lituania, a 54°48′ lat. N. e 23°50′ long. E., a 48 m. s. m., fra il basso Niemen (Memel; lit. Nemunas) e l'affluente Wilia. Il clima è caratterizzato da una forte variabilità; la media temperatura annua è di 6°,6 (massima in luglio 18°,5, minima in gennaio −5°,4); la piovosità è di 620 mm., prevalente in giugno, luglio e agosto; la neve permane spesso dalla fine di ottobre ai primi di aprile.
Sin dalle origini del borgo la posizione ebbe valore strategico, in quanto dà accesso alle zone più vitali del paese lituano oltre al Niemen e controlla il traffico lungo questo fiume. Sull'importanza strategica, rivelatasi nelle secolari lotte svoltesi nella zona dal più oscuro Medioevo al 1920, prevale oggi l'importanza economica e politica, trovandosi Kaunas poco a sud del centro geometrico dell'attuale stato lituano, al luogo d'incontro e di scambio di zone economicamente diverse, e all'incrocio delle due maggiori vie, fluviale l'una e ferrata l'altra, che costituiscono gli assi del traffico, non solo interno ma anche internazionale, della Lituania.
La città si allunga prevalentemente sulla terrazza alluvionale alla destra del Niemen, tra il fiume e la scarpa del ripiano diluviale, ed evidente è l'opposizione fra una parte antica a ovest, più prossima all'influenza del Wilia, e una nuova a est, particolarmente sviluppatasi col regime russo. La costruzione della ferrovia e l'ubicazione della stazione diedero poi luogo ancora a un altro orientamento delle costruzioni: si formò allora sul prolungamento della stessa terrazza il sobborgo di Šanzy, rapidamente assurto all'importanza di una cittadina a sé con l'impianto delle industrie siderurgiche, intorno al 1880.
Infine nuove costruzioni si dispongono e raffittiscono sul declivio e sul ripiano a nord della città vecchia. Altro sobborgo è da considerarsi Wiliampol, oltre il Wilia, nel quale si concentra numerosa popolazione operaia, e specialmente quella ebraica, che ha qui una celebre scuola talmudica: l'origine del sobborgo risale probabilmente al principio del sec. XVI. Del campo trincerato di Kaunas faceva parte anche Panemunia S., con caserme sulla terrazza lungo il fiume, e forti sul ripiano.
La città nuova si distingue per il disegno a scacchiera delle sue vie. Più spaziose le strade, arricchite di qualche larga piazza, ma non molto diverse le costruzioni, per effetto della legge che proibiva, sotto la Russia, elevazioni superiori ai due piani, essendo la città tutta considerata piazzaforte. Votevoli anche le profonde, ma scoperte fosse, che corrono lungo le vie per la canalizzazione delle acque di rifiuto, interrotte da ponti ai crocevia. Alla periferia, verso il Wilia come in Šanzy, non mancano case e ville con giardini, in vivacissimo contrasto con le straducole della città vecchia. Al margine di questa è però Maggiore coi palazzi del parlamento, del museo, e le vicine chiese (chiesa di Vytauta e la cattedrale), lo slanciato barocco del Palazzo di città, l'ospedale, i maggiori alberghi, e parecchi altri edifizî.
Alla varia e tormentata vicenda storica della città (vedi appresso) corrisponde una forte fluttuazione della massa degli abitantì, che può riassumersi nelle cifre seguenti: 1773, 28.000 abitanti; 1796, 8500, 1813, solo 3000; 1842, 8525; 1843, 14.297; 1902, 51.856; 1923, 81.546; 1931 96.535.
Variava pure la composizione etnica. Nel sec. XV-XVI l'elemento dominante era la borghesia tedesca, cui si accompagnava il nucleo israelita. Il regime polacco-lituano portava l'infiltrazione di un certo numero di polacchi e il passaggio sempre più palese della supremazia economica agl'Israeliti; il regime russo invece conduceva forti contingenti russi nella città, ma chiamava anche masse sempre più numerose dalle campagne, quindi più puramente lituane. L'incremento infine del dopoguerra è esclusivamente lituano. I dati del 1923 davano 60% Lituani, 27%, Israeliti, 4,4 Polacchi, 2 Tedeschi, 2,8 Russi, 0, 1 Lettoni.
Kaunas, oltre ogni grado di scuole inferiori e medie, possiede dal 1919 un'università riordinata nel 1922 con 5 facoltà e oltre un migliaio di studenti, biblioteche, un museo nazionale, la Galleria Ciurlionis, ecc. È capoluogo di provincia, di diocesi cattolica, ortodossa e luterana.
Storia. - La città fu fondata sul principio del sec. XI da Kaunas, che la leggenda popolare lituana dice figlio della dea dell'amore Milda. Gli storici polacchi parlano per la prima volta di Kaunas nel 1280. Nel sec. XIV il suo castello, che aveva una grande importanza strategica per la Lituania, ebbe a subire frequenti attacchi dai cavalieri degli Ordini Livonico e Teutonico. Dal principio del secolo XV, la città cominciò a crescere in ricchezza e importanza soprattutto come deposito di merci in partenza per l'estero. Negli anni 1609-1647 si trovava infatti a Kaunas la dogana principale. Nel 1569, per l'unione di Lublino essa passò alla Polonia insieme al granducato lituano. Ma dalla seconda metà del sec. XVII in poi Kaunas incominciò a decadere per le discordie fra i cattolici e i dissidenti e per l'invasione straniera. Bruciata e saccheggiata dalle truppe russe nel 1655, fu annessa alla Russia nel 1796; nel 1812 venne devastata e saccheggiata di nuovo dai Francesi in fuga. Nel 1831, presso Kaunas i Russi soffocarono la rivolta polacca. Nel 1842 Kaunas venne fatta capoluogo della provincia omonima.
La città, senza cintura bastionata, era difesa, fino a poco tempo prima della guerra mondiale, da una cerchia di vecchi forti di scarsissimo valore data la potenzialità delle moderne bocche da fuoco. I Russi avevano però riconosciuta la necessità di migliorare notevolmente l'assetto difensivo della linea strategica Kaunas-Grodno-. Brest-Litowsk sia per dar modo alle proprie armate di meglio resistere all'urto dell'esercito tedesco, sia per trarne appoggio nel caso favorevole di una concentrazione iniziale delle proprie truppe a ovest del Niemen, nella Polonia russa, ed essere così in posizione adatta per svolgere un'azione offensiva, contro i Tedeschi verso la Prussia orientale, e contro gli Austriaci della Galizia.
Nel 1910 lo Stato Maggiore russo decideva pertanto di migliorare anche la fortezza di Kaunas secondo i principî moderni e cioè: unificazione dei lavori su tutta la periferia della zona fortificata da completare con nuove opere, suddivisione di ciascuna opera in elementi parziali ben mascherati e accuratamente sistemati in base alle caratteristiche del terreno - armamento delle opere con artiglierie pesanti di tipo moderno -, provvista del materiale tecnico per l'osservazione, le segnalazioni e il fiancheggiamento a complemento delle opere stesse. La guerra scoppiata nel 1914 non lasciò però il tempo sufficiente per l'attuazione del vasto programma, cosicché i Tedeschi nell'attacco dell'agosto 1915 sorpresero la fortezza in via di trasformazione e s'impadronirono ben presto, sebbene con gravi perdite, di uno dei forti di riva sinistra del Niemen e a distanza di pochi giorni dell'intera piazzaforte.
Verso la fine del 1918 si ritirava a Kaunas il governo nazionale lituano, costretto ad abbandonare Vilna per l'avanzata dei bolscevichi.
Bibl.: H. Mortensen, Lituaen, Amburgo 1926, pp. 288-314; M. Friederichsen, Städte u. Landschaften Polens u. Litauens, Berlino 1918.