Ajdukiewicz, Kazimierz
Kazimierz Filosofo polacco della scienza (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnò nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Fu, con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński, uno dei massimi rappresentanti della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una stretta dipendenza tra particolare concezione del linguaggio accettata e criterio di conoscenza empirica valida che ne consegue. La sua dottrina, da lui stesso denominata «convenzionalismo radicale», partiva da una teoria convenzionalista della natura della scienza per approdare a un empirismo radicale che identificava gli enunciati scientifici con gli enunciati empirici. Tra le sue opere principali: Z metodologii nauk dedukcyjnych («Contributi alla metodologia della scienza deduttiva», 1921); Założenia logiki tradyjcynej («I presupposti della logica tradizionale», 1927); O znaczeniu wyrażeń («Del significato delle espressioni», 1930); Sprache und Sinn (1934); Die syntaktische Konnexität (1935); Propedeutyka filozofii («Propedeutica filosofica», 1938); Zarys Logiki («Compendio di logica», 1956); Jęzik i poznanie («Lingua e conoscenza», 1960-1965). Importanti le raccolte in trad. it. La struttura logica del linguaggio (1973, più volte ried.); Problemi e teorie di filosofia (1989).