Narratore polacco (Łódź 1916 - Parigi 2000), autore di Miasto niepokonane ("La città indomita", 1946), evocazione di Varsavia durante la guerra; Drewniany Koń ("Il cavallo di legno", 1946), ov'è palese l'intenzione satirica, antiborghese; Matka królów ("La Madre dei Re", 1957); del ciclo di romanzi Między wojnami ("Tra le due guerre", 1947-51), grandioso affresco della vita polacca del dopoguerra contrassegnata dall'impegno - non privo di conflitti politici e morali - di costruire la nuova realtà socialista; Dżoker ("Il jolly", 1966) e Rynek ("La piazza del mercato", 1968), che si collocano tra narrativa e saggistica; di Wariacje pocztozve ("Variazioni postali", 1972), sorta di romanzo epistolare, in cui alla storia polacca si fa assumere un significato universale; di Pomyst ("L'idea", 1974) e Nierzeczywistost ("Irrealtà", 1977), riflessioni attuali su problemi di morale e di politica e, infine, del diario Miesiące ("Mesi", 1982) e di Rondò (1982), sorta di autobiografia romanzata.Fra le sue ultime opere, in gran parte tradotte in italiano, si segnalano Sztuka konwersacji (1990; trad. it. L'arte della conversazione, 1994), Przygody Robinsona (1999; trad. it. Le avventure di Robinson, 2000) e il saggio letterario Charaktery i pisma (1991; trad. it. Hotel d'Alsace e altri due indirizzi, 1991).