BRANDYS, Kazimierz
Scrittore polacco, nato a Łódź il 27 ottobre 1916. Inizia con i romanzi Drewniany koń ("Il cavallo di legno", 1946) e Miasto niepokonane ("La città invitta", 1946). Nel ciclo romanzesco Miçdzy wojnami ("Fra le guerre", 1948-51) presenta un ampio spaccato della più recente storia polacca, che s'ispira alla dottrina del realismo socialista. La crisi e i conflitti seguiti al processo di destalinizzazione si riflettono invece nei racconti di Czerwona czapeczka ("Berretto rosso", 1965) e nel romanzo Matka Królów ("La madre dei Re", 1957), che segnano una svolta decisa verso una più profonda e sfumata analisi dei problemi filosoficomorali dell'individuo e della società. Nella stessa direzione si muovono il ciclo di lettere-saggio Listy do Pani Z. ("Lettere alla signora Z.", 1958-62), i racconti Rumantyczność ("Il romantico", 1960) e il romanzo Sposób bycia ("Modo di essere", 1963). Fra la narrativa e la saggistica sono Dżoker ("Il jolly", 1966) e Rynek ("La piazza del mercato", 1968), mentre in Wariacje pocztowe ("Variazioni postali", 1972), costruito secondo la tecnica del romanzo epistolare con ricchezza di tonalità stilistiche, attraverso il prisma della storia nazionale è affrontato il problema del senso del destino umano.
Bibl.: J. Ziomek, K. Brandys, Varsavia 1964.