WIERZYŃSKI, Kazimierz
Poeta e narratore polacco, nato a Drohobycz il 26 agosto 1894. Durante la guerra mondiale combatté nei ranghi dei legionarî e dell'esercito austriaco, e, fatto prigioniero, trascorse alcuni anni a Riazan′ in Russia. Ritornato in patria nel 1918, fu uno dei fondatori della rivista di avanguardia Skamander. Da allora in poi alterna il soggiorno a Varsavia, dove è attivo anche come giornalista, con viaggi all'estero.
Ad un'entusiastica e baldanzosa gioia di vivere che caratterizza le sue prime raccolte di versi (Wiosna i wino, Primavera e vino, 1919; Wróble na dachu, Passeri sul tetto, 1921) e che si riafferma nel Laur Olimpijski (1927, trad. ital. di E. Damiani, Lauro Olimpionico, Venezia 1929) per il quale ottenne il primo premio di letteratura alle Olimpiadi di Amsterdam, subentra nei cicli successivi (Wielka Niedźwiedmeca, L'Orsa Maggiore, 1923; Pamiçtnik Milości, Diario d'amore, 1925; Rozmowa z puszczà, Colloquio con la foresta, 1929; Pieśnifanatyczne, Canti fanatici, 1929; antologia Utwory zebrane, 1929) un più profondo meditare su sé stesso e sul mondo e persino (Gorzki urodzaj, Messe amara, 1933) un sentire i contrasti che da tale contatto derivano. Con l'andar degli anni anche la forma poetica di W. s'è fatta più tersa, più pacata, equilibrata. Sicché il passaggio alla prosa (novelle Granice świata, Confini del mondo, 1932) gli è riuscito di primo getto, con un raccontare stringato, plastico, evocativo.