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Sejima, Kazuyo

di Livio Sacchi - Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
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Sejima, Kazuyo

Livio Sacchi

Architetto giapponese, nata nella prefettura di Ibaraki nel 1956. Interessante interprete della nuova architettura nipponica, fra le poche protagoniste femminili della scena progettuale contemporanea, si è imposta all'attenzione internazionale per la sobrietà e la leggerezza dei linguaggi adottati e per il raffinato uso delle tecnologie avanzate. Laureata nel 1981 presso la Japan Women's University, dal 1981 al 1987 ha lavorato presso lo studio di Toyo Ito. Nel 1987 ha aperto un proprio studio a Tokyo, Kazuyo Sejima & Associates.

Fra le prime opere si ricorda il Saishunkan Seiyaku Women's Dormitory a Kumamoto (1990-91), le cui camere sono affacciate su di uno spazio comune caratterizzato dalla trasparenza delle superfici. Il progetto, che comprende anche un giardino e sale per la cerimonia del tè e l'insegnamento dell'ikebana (l'arte della sistemazione dei fiori), si pone come un'interpretazione di gusto contemporaneo di uno storico tipo edilizio giapponese, il soudou dei monasteri zen. A seguito di tale realizzazione S. ha ricevuto numerosi premi, fra cui quello conferitole dal Japan Institute of Architects come migliore giovane architetto dell'anno (1992) e il Kenneth F. Brown Asia Pacific Culture and Architecture Design Award della University of Hawaii (1995). Dal 1995 lavora in associazione con Ryue Nishizawa (n. 1966), con il quale ha fondato lo studio SANAA (Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa), pur continuando a operare spesso autonomamente.

L'attività professionale è stata affiancata da quella didattica: S. ha insegnato alla Waseda University di Tokyo, alla Japan Women's University, al Tokyo Institute of Technology e dal 2001 alla Keio University di Tokyo. Nel 2000 è stata visiting professor presso la Harvard Graduate School of Design.

Fra i progetti recenti si ricordano il 21st Century Museum of Contemporary Art a Kanazawa (1999-2004), caratterizzato da un impianto circolare al cui interno sono disposti gli spazi espositivi, la biblioteca e la sala conferenze: il tutto è racchiuso da una parete vetrata che permette una vista panoramica a 360°. Interessante è anche il Glass Pavilion (2001-2006) del Toledo Museum of Art, negli Stati Uniti. Notevoli sono gli uffici del quotidiano Asahi Shimbun a Yamagata (2001-2003), dalla struttura in acciaio, caratterizzati da vetrate senza infissi che radicalizzano l'immagine dei bianchi volumi. Fra gli edifici per la moda realizzati a Tokyo si ricordano la sede di Christian Dior lungo il viale di Omotesando (2001-2003) e la boutique di Issey Miyake nel complesso di Roppongi Hills (2003); interessante anche il punto vendita Prada Beauty a Hong Kong (2000-2002).

Si segnala inoltre il trasparente showroom d'arredamenti HHStyle.com (1999-2000), in una delle aree commerciali di Shibuya, ancora a Tokyo, e la residenza per studenti della Kozanku High School a Ibaraki (2004). Segnate da notevole sperimentalità sono poi una serie di case unifamiliari, fra le quali la Small House (1999-2000), nel quartiere di Aoyama a Tokyo.

Molte anche le installazioni, fra le quali si segnalano quella per la mostra di A. Jacobsen presso il Louisiana Museum of Modern Art a Humlebæk in Danimarca (2002) e quella del padiglione giapponese alla Biennale di Venezia (2002). Fra gli oggetti di design si ricorda il servizio da tè realizzato per Alessi nel 2002.

Fra i premi, oltre a quelli già citati, si ricorda l'Erich Schelling Architekturpreis conferitole a Karlsruhe nel 2000. Lo studio SANAA ha inoltre ricevuto il premio Vincenzo Scamozzi a Salzburg (2002) e il Leone d'oro alla Mostra internazionale d'architettura della Biennale di Venezia (2004). Fra le mostre monografiche dedicate allo studio SANAA si ricorda quella organizzata presso la Basilica palladiana di Vicenza (2005-2006).

bibliografia

Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa: 1987-2006, ed. Y. Futagawa, Tokyo 2003.

Saper credere in architettura: ventinove domande a Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa, a cura di L. Spita, Napoli 2003.

El croquis, 2004, 121-22, nr. monografico: SANAA: Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa 1998-2004.

Y. Hasegawa, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa SANAA, Milano 2005.

K. Feireiss, SANAA: Kazuyo Sejima and Ryue Nishizawa, Berlin 2006.

Vedi anche
Itō, Toyo Itō, Toyo. - Architetto giapponese (n. Seul 1941). Laureatosi nel 1965 all'Università di Tokyo e influenzato da K. Shinoara, ha collaborato con K. Kikutake (1965-69). Nel 1971 ha fondato lo studio Urban Robot, ribattezzato nel 1979 Toyo Ito & Associated. Notevoli, tra le opere realizzate: la Torre dei ... Koolhaas, Rem Koolhaas ‹kóolhaas›, Rem. - Architetto dei Paesi Bassi (n. Rotterdam 1944). Personalità tra le più significative del periodo contemporaneo, la sua architettura - sostanziata da linguaggi espressivi eclettici e apparentemente distonici - pur rimanendo soprattutto debitrice nei confronti del modernismo ... Ḥadīd, Zaḥa Ḥadīd ‹ḥadìid›, Zaḥa. - Architetta irachena (n. Baghdād 1950) naturalizzata britannica. Artista dal linguaggio provocatorio che ha disegnato un nuovo modo di concepire lo spazio architettonico, è stata la prima donna a vincere il premio Pritzker (2004), il massimo riconoscimento nell'ambito dell'architettura. ... Nouvel, Jean Nouvel ‹nuvèl›, Jean. - Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta Nouvel, Jean ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti utilizza indifferentemente la storia, la letteratura, la pittura, ...
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    Architetta giapponese (n. prefettura di Ibaraki 1956). Conseguita la laurea nel 1981 presso l'Università giapponese delle donne, nello stesso anno è entrata nello studio di T. Itō.  Nel 1987 ha iniziato l'attività in proprio, e dal 1995 lavora in associazione con Ryue Nishizawa (n. 1966), con il quale ...
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