Pittore (Delfshaven, Rotterdam, 1877 - Monte Carlo 1968); subì l'influsso degli impressionisti francesi, soprattutto dopo essersi recato (1897) a Parigi, dove tra i molti lavori di vario genere (anche non artistici) collaborò a giornali umoristici come l'Assiette au beurre. Nel 1906 si legò al movimento dei fauves, particolarmente congeniale al suo temperamento coloristico, istintivamente espressionistico e alieno da ogni intellettualismo (cfr. Au bois e Les Fellahs nel Musée d'art moderne di Parigi). Dopo la prima guerra mondiale divenne ricercatissimo ritrattista della moda, e creò un tipo femminile (dal corpo lezioso, il volto livido, lo sguardo plumbeo e la bocca sanguigna) alla lunga troppo ripetuto e condizionato dal vuoto commercialismo. Più felice appare in ritratti spietati e crudeli, come quelli di A. France o dell'uomo politico Rappaport, e nei paesaggi, nei quali dispiega con raffinata discrezione il suo gusto coloristico.