KELMSCOTT PRESS
. Le edizioni di libri inglesi che portano questo nome sono state così chiamate dalla villa (Kelmscott Manor House), situata nella valle del Tamigi, che William Morris abitò sino dal 1871.
L'arte della stampa fu l'ultima avventura artistica del Morris, che aveva voluto iniziare, sulle orme del Ruskin, una rinascita di tutte le arti, specie delle applicate. Sino dalla prima metà del 1875 egli aveva dedicato parte della sua attività alla miniatura e alla calligrafia. Nel 1889 fece stampare, secondo il suo gusto, con i tipi della Chiswick Press, un suo libro, The glittering Plain. Dopo poco più d'un anno da questa pubblicazione, il Morris era proprietario e proto d'una sua stamperia privata, dalla quale sono usciti volumi di rara eleganza e di esigua tiratura, oggi ricercatissimi. Le poesie del Keats, quelle del Rossetti e di altri poeti inglesi, nonché alcune opere poetiche del Morris stesso (The defence of Guinevere, fra le altre) e prose celebri, quali Sidonia the Sorceress, hanno trovato veste degnissima per opera di questo stampatore artista. Tra i libri di sua edizione il più raro e celebrato, il grande Chaurer in folio, riccamente illustrato dal Burne Jones e decorato dallo stesso Morris, uscì nel giugno 1896, poco più di tre mesi prima della morte dello stampatore. Nella varia produzione della stamperia di Kelmscott, che incoraggiò e inaugurò la rinascita dell'arte della stampa privata in Inghilteria, si nota una forse eccessiva tendenza alla decorazione esuberantemente medievaleggiante e una predilezione per le forme gotiche dei caratteri.
Bibl.: S. C. Cockerell, A description of the K. P., Londra 1898.