RUSSELL, Ken
Regista del cinema inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Esordisce prima come ballerino, poi come fotografo, quindi come regista dilettante di cortometraggi (Peep Show, 1957; Amelia and the Angel, 1958; Lourdes, 1959). Notato e apprezzato per questa sua ultima attività, è assunto dalla BBC in cui, fra il 1959 e il 1969, s'impone per una serie di biografie tra la fantasia e la realtà, le Living Biographies, che, rivoluzionando il documentario televisivo britannico, gli permettono di anticipare con successo i suoi modi rotondi e visionari di concepire lo spettacolo. (Tra queste, Elgar, 1962; Debussy, 1966; Isadora, 1966). Passato alla regia cinematografica con esiti piuttosto incerti (French dressing, 1964; Million dollar brain, Il cervello da un milione di dollari, 1967), ottiene in seguito più convincenti risultati con Women in love (Donne in amore), 1970, dal romanzo di D.H. Lawrence, e soprattutto con l'affascinante The music lovers (L'altra faccia dell'amore), 1970, una turgida e fastosa rilettura della vita di P.I. Čajkovskij in cui la musica interpreta la psicologia, e la psicanalisi la musica. Seguono, dopo un'urlata e barocca rivisitazione de I diavoli di Loudun di A. Huxley, The devils (I diavoli), 1971, saga stravolta ma anche dolorosa e meditata sul potere e la storia, una nuova collana di biografie metà immaginarie metà dal vero, ancora una volta accese, più d'una, da folgoranti intuizioni personali e da stilistici furori: The boy friend (Il boy friend), 1971, sul coreografo americano B. Berkeley; Savage Messiah (Messia selvaggio), 1972, sullo scultore francese H. Gaudier-Brezeka; Mahler (La perdizione), 1974, sul musicista G. Mahler; Tommy, 1975, opera-balletto sulla musica rock;Lisztomania, divagazione in taluni momenti quasi forsennata su F. Liszt, la sua musica, il suo tempo, riproposti in chiavi non di rado allucinate. Il film più recente è Valentino, 1977, uno spettacolo composito, più in cifre di danza e di musica che non di psicologia, sul personaggio di R. Valentino; non a caso interpretato dal ballerino russo R. Nureev.
Bibl.: R. Manvell, New cinema in Britain, Londra 1969; M. Dempsey, The world of K. Russell, in Film quarterly, 25 (1972), pp. 13-25; J. Baxter, An appalting talent, K. Russell, Londra 1973; R. Mele, K. Russell, Firenze 1975; R. Lefevre, R. Lacourbe, 30 ans de cinéma britannique, Parigi 1976; J. Gomez, K. Russell, Londra 1976, con filmografia e bibliografia.