KENCHREIOS (Κέγχρειος)
1°. - Figlio di Posidone, personificazione di uno dei porti di Corinto. È noto da monete di Settimio Severo ove appare con Lechaion, l'altro porto, reggenti l'uno un'ancora, l'altro un timone ai piedi dell'Afrodite dell'Acrocorinto. Una moneta di Adriano, con le iscrizioni lech e cench mostra i due porti come due ninfe panneggiate, stanti con un remo in una mano e l'altra mano sulla spalla della compagna.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, 1890-94, c. 1030; Bürchner, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 167 s., s. v. Kaenchreai, n. 2; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 404; id., Cat. British Mus. (Corinth), Londra 1889, p. 75, tav. XIX, 15 (Adriano); p. 85, tav. XXI, 14 (Settimio Severo).