Scrittore giapponese (Shingū, Wakayama, 1946 - Tokyo 1992). Nei suoi lunghi romanzi, solidamente impiantati su elaborati intrecci, ha affrontato temi ingrati e scabrosi utilizzando una scrittura complessa e aspra, lontana dal ritmo discorsivo di molti suoi contemporanei. Oltre alla sua opera di maggior rilievo, la saga familiare che include Misaki ("Il promontorio", 1975), Karekinada ("Il mare degli alberi morti", 1977) e Shi no hate shijō no toki ("Il tempo della morte ai confini della terra", 1983), vanno ricordati Sen nen no yuraku ("Mille anni di piacere", 1982) e Keibetsu ("Il disprezzo", 1992).