Uomo politico della Zambia (Lubwe, Luapula, 1924 - Lusaka 2021). Protagonista della lotta di liberazione, presidente dell'United national indipendence party (UNIP) dal 1960, K. divenne al momento dell'indipendenza (1964) presidente della Repubblica, carica alla quale fu riconfermato fino all'elezione del 1988. K., che si rifaceva a un ideale di "umanesimo socialista", impose il controllo governativo sui principali settori dell'economia del paese, procedendo anche a importanti nazionalizzazioni. Nel 1972 per far fronte, fra l'altro, a tensioni di origine tribale instaurò un regime mono-partitico. Negli anni Ottanta avviò un processo di austerità che favorì una ripresa dell'iniziativa dell'opposizione, sotto la cui pressione K. decretò nel dic. 1990 la fine del monopartitismo. Le prime elezioni libere, tenutesi nell'ott. 1991, segnarono la vittoria del Movement for multi-party democracy (MMD), maggiore forza di opposizione; nella contemporanea competizione presidenziale K. venne sconfitto dal leader del MMD, F. Chiluba. Diventato capo dell'opposizione (1995), un emendamento costituzionale lo costrinse a rinunciare alla corsa presidenziale del 1996 e a ritirarsi a vita privata. In politica estera K., uno dei leader africani di maggiore rilievo, sostenne i movimenti di liberazione del Sudafrica (ANC) e della Namibia (SWAPO), e i governi di Angola e Mozambico, svolgendo un importante ruolo nell'avvio di un processo di pace in Africa australe.