Kerma
Nome odierno della città, a S della 3a cateratta del Nilo, che fu capitale del regno di Kush. Fondata nella seconda metà del 3° millennio a.C., K. può essere considerata la più antica città africana di cui si conoscano tessuto urbano e sviluppo. Mura, bastioni e fossato proteggevano l’insediamento, al centro del quale era il grande tempio (Deffufa occidentale), con magazzini, laboratori e altri edifici sacri. Poco distante era la «sala delle udienze», un edificio circolare (diam. m 18), primo esempio di una forma architettonica destinata a diffondersi nei sultanati sudanesi e poi nell’Africa centrale. La città raggiunse la sua massima espansione tra il 1750 e il 1500 a.C. e fu infine distrutta dal faraone egiziano Thutmosi I (1504-1492 a.C.). Ricostruita poco a N col nome di Pnubs, ebbe ancora un ruolo, seppure minore, in età napatea e meroitica. La grande necropoli a E della città conteneva tombe dalla caratteristica forma a tumulo a cui erano connesse cappelle funerarie, in una delle quali (Deffufa orientale) sono stati trovati resti di decorazione pittorica con processioni di animali e barche.