KEYSERLING, Hermann, conte
Pensatore tedesco, nato a Könno (Livonia) il 20 luglio 1880. È uno dei più notevoli rappresentanti della filosofia tedesca non accademica. È direttore della Schule der Weisheit da lui fondata a Darmstadt.
Scritti principali: Das Gefüge der Welt. Versuch einer kritischen Phihsophie (Monaco 1906; 3ª ed., Darmstadt 1922); Unsterblichkeit (Monaco 1907; 3ª ed., Darmstadt 1920); Prolegomena zur Naturphilosophie (Monaco 1910); Das Wesen der Intuition und ihre Rolle in der Philosophie, in Logos, III (1912); Das Reisetagebuch eines Philosophen (Monaco 1919; 6ª ed., Darmstadt 1922); Philosophie als Kunst (Darmstadt 1920; 2ª ed., 1922); Schöpferische Erkenntnis (ivi 1922); Politik, Wirtschaft, Weisheit (ivi 1922); Wiedergeburt (ivi 1927). Pensatore più appassionato che sistematico, il K. muove da una generale concezione idealistica, in cui convergono elementi kantiani e schellinghiani oltre a più diretti influssi di Dilthey, Simmel, Bergson, Chamberlain, e tende a raggiungere una concezione della vita che possa direttamente attuarsi come saggezza pratica, elevando l'umanità e risolvendone i problemi sociali e politici. Di qui la fondazione della Schule der Weisheit, che dovrebbe riportare la filosofia dal grado di "scienza" a quello più antico e alto di "saggezza". Questa saggezza accoglie in sé, per quanto non esclusivamente, motivi del pensiero orientale, in particolare indiano, e dà quindi larga parte anche alle dottrine magiche e teosofiche della disciplina ed elevazione della propria potenza spirituale (per le analoghe ricerche metapsichiche, cfr. anche il volume pubblicato dal K. in collaborazione con K. Hardenberg e K. Happich, Das Okkulte, Darmstadt 1923).
Bibl.: P. Feldkeller, Graf K.s Erkenntnisweg zum Übersinnlichen. Die Erkenntnisgrundlagen d. Reisetagebuchs eines Philosophen, Darmstadt 1922; R. Hupfeld, Graf H. K, Bonn 1922; F. Emmel, Das Problem Graf K., Berlino 1922.