Kiev
Città capitale dell’Ucraina, capoluogo dell’oblast´ omonima. In epoca scitica (7°-6° sec. a.C.) la località era già sede di un centro commerciale sul Dnepr, in attivi rapporti con le città greche del Mar Nero. Slavizzata nel 6°-7° sec. d.C., ebbe fin da allora il nome attuale. Alla metà del 9° sec. fu occupata dai variaghi, che ne fecero il capoluogo del regno (poi granducato) di Rus´. Dopo l’introduzione del cristianesimo (989), con il granduca Jaroslav (1015-54) divenne il massimo centro della vita amministrativa e culturale della Chiesa in Russia, primato destinato a esaurirsi nel 13° sec. a causa della presa di Costantinopoli (quarta crociata), dell’occupazione subita dai tatari, dell’abbandono del metropolita (1299). K. fu prima sottomessa dai granduchi di Lituania (14° sec.), poi (1569) incorporata al Regno unito di Polonia, infine (1686) alla Russia, divenendo sotto Pietro il Grande capoluogo di provincia (1708) e poi di governatorato. Dopo la Rivoluzione del 1917, fu eretta a capitale della Repubblica democratica ucraina (1918-20), per passare in stabile potere dei soviet. Nel corso della Seconda guerra mondiale fu occupata (1941-43) dai tedeschi, i quali la lasciarono in gran parte distrutta, dopo averne massacrato pressoché per intero la popolazione ebraica (ca. 50.000 persone).