KILKENNY
(irlandese Cill Choinnigh)
Cittadina dell'Irlanda, capoluogo della contea omonima e sede della diocesi di Ossory. K. e la sua regione occupano le Midlands meridionali, chiuse tra i corsi del Barrow e del Suir e, verso il mare, dalla città di Waterford. Nel territorio si contano numerosi siti medievali, dal momento che K. fu uno dei centri della dominazione inglese in Irlanda.L'origine di K. risale al sec. 6°, quando s. Canice, della tribù di Corco Dalann, vi istituì una comunità cenobitica; del monastero altomedievale - sostituito dalla cattedrale gotica di St Canice, che occupa il sito collinare - sopravvive solamente la torre cilindrica, risalente al tardo sec. 10° o al principio del Mille. Sul finire del sec. 12°, Strongbow, conte di Pembroke, conquistò la regione corrispondente all'od. contea e a K. diede inizio all'edificazione del castello; il fortilizio passò in seguito alla casata de Clares e quindi alla famiglia Butler, conti di Ormond, che di proposito emarginò le espressioni della cultura locale, fino al punto di proibire l'uso della lingua irlandese, insediando chierici e monaci di origine inglese nei principali centri ecclesiastici. K. è dunque un sito medievale che mantiene caratteristiche inglesi; infatti nel sec. 14° vi si riuniva il parlamento anglonormanno.La città, circondata da mura, è attraversata dal fiume Bregagh, che divide in due quartieri l'abitato, nella cui metà settentrionale, l'Irishtown, è situata la cattedrale. Nel circondario di K. si conservano molti insediamenti altomedievali, testimoniati da un gruppo di antiche high crosses e dalla più tarda torre cilindrica di Kilkenny. Questa tipologia di torre - presente nei centri vicini di Aghaviller, Grangefertagh, Kilree, Tullaherin e Ullard - è provvista di ingresso sopraelevato, sorge sempre isolata e raggiunge talvolta i m. 35 di altezza; essa caratterizza le fondazioni monastiche insulari intorno al Mille e potrebbe avere avuto una funzione liturgica piuttosto che difensiva. Le high crosses sono spesso associate a queste torri, anche se le precedono cronologicamente; le croci di Kilkeeran, Killamery e Kilree sono considerate tra le più antiche, essendo da porre in relazione con quelle di Ahenny, nella vicina contea di Offaly. Esse presentano frequentemente eleganti terminazioni a ruota crociata concluse da un elemento a tronco di cono e la loro ornamentazione a motivi geometrici ripete modelli decorativi cari all'oreficeria e alla miniatura del sec. 8° e del principio del 9°; sulle basi cave possono comparire raffigurazioni naturalistiche di cavalieri, in contrasto con la convenzionalità del repertorio astratto. La più tarda croce di Ullard ha rilievi figurati con episodi testamentari che la pongono in rapporto con altri esemplari in granito del sec. 9° presenti nella contea di Kildare.Segni della penetrazione culturale e artistica degli ordini riformati benedettini nel sec. 12° si riscontrano soprattutto nella regione di K.; il monastero cistercense di Jerpoint, filiazione dell'abbazia inglese di Fountains nello Yorkshire, conserva una veste architettonica austera, tipica delle prime fondazioni dell'Ordine. Il corredo plastico è assai ridotto, fatta eccezione per il chiostro, le cui colonnine binate sono ornate da sculture figurate, con la rappresentazione di soggetti sacri e profani, scolpite nel 15° secolo. L'altro grande complesso monastico, situato a Kells, apparteneva ai Canonici regolari di s. Agostino ed era chiuso all'interno di una cinta fortificata.La città di K. fiorì contestualmente al cantiere della cattedrale di St Canice nel tardo sec. 13°, quando vi venne trasferita la sede vescovile da Aghaboe. Il mecenatismo dei conti di Ormond e la successione di vescovi anglonormanni favorirono un ambizioso programma costruttivo incentrato sulla fabbrica della metropolitana, la seconda in ordine di grandezza del Medioevo irlandese, insediata sul sito collinare in precedenza occupato dalla più antica comunità cittadina, la cui chiesa bruciò una prima volta nel 1085 e nuovamente nel 1114. Il vescovo Ugo di Mapilton (1251-1256) diede inizio all'attuale edificio a pianta basilicale; nel sec. 14° fu innalzata la torre d'incrocio e nel 15° un profondo intervento interessò il coro. Di forme allungate, esso è affiancato da navatelle e presenta elementi ornamentali in pietra calcarea, mentre quelli della navata sono in arenaria. Il corpo longitudinale non è dotato di triforio; finestre quadrilobe con profonde strombature funzionano da cleristorio e una triplice finestratura a lancetta domina la cappella maggiore. L'ambiente che affianca a settentrione il coro ha un più esteso programma decorativo che può suggerirne l'uso come cappella votiva o comunque una particolare destinazione liturgica; nella cattedrale si conserva inoltre un pregevole fonte battesimale del 13° secolo.Il convento francescano è datato alla metà del Duecento e della fabbrica primitiva sopravvive il coro, ampliato nel sec. 14°, quando venne aggiunta un'insolita finestra a sette luci; la torre, abbellita esternamente da statue, è la più antica tra quelle erette nei conventi irlandesi. La fondazione domenicana della Holy Trinity mantiene la navata del 13°, il transetto del 14° e la torre nolare del 15° secolo. I Canonici regolari di s. Agostino sono presenti a K. con il priorato di St John, mentre la trecentesca Lady Chapel venne ampiamente restaurata all'inizio del 19° secolo.A Graiguenamanagh, l'abbazia cistercense di Duiske, ben conservata, fu fondata intorno al 1207 da un gruppo di monaci, provenienti dal monastero inglese di Stanley, nello Wiltshire, che la chiamarono Vallis Sancti Salvatoris. La più grande delle abbaziali cistercensi d'Irlanda presenta uno sviluppo planimetrico identico a quello di Strata Florida nel Cardiganshire (Galles); come molte chiese dell'Ordine, l'abbaziale di Duiske ha tre cappelle su ciascun braccio del transetto e la torre ottagona impostata sopra l'incrocio; le volte del coro sono costolonate e le cappelle sono coperte a botte.Se gli insediamenti monastici altomedievali e successivamente le abbazie degli ordini riformati si distribuirono su tutto il territorio della contea di K., talune imprese, come la cattedrale, il castello e le fondazioni mendicanti, si concentrarono a K., esempio perfetto di crescita urbana di una città anglonormanna, alimentata dalla presenza del potere politico nel proprio nucleo, sebbene la prosperità economica abbia raggiunto il suo apogeo dopo l'epoca medievale.
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