Kim Il-sung
Politico coreano (Pyongyang 1912-ivi 1994). Membro della gioventù comunista dalla fine degli anni Venti, partecipò dal 1932 alla resistenza antigiapponese, divenendo, dopo il 1945, presidente del Partito comunista (dal 1949 Partito operaio coreano). Con la proclamazione della Repubblica democratica popolare di Corea (sett. 1948), divenne primo ministro; nel 1972 lasciò la carica per assumere quella di presidente della Repubblica, cui la nuova Costituzione varata in quell’anno attribuiva la direzione dell’esecutivo. Principale artefice dell’edificazione di un regime socialista nella Corea del Nord, egli mantenne una posizione di equidistanza nel contrasto fra URSS e Cina e continuò a perseguire l’obiettivo di una riunificazione del Paese, tentando più volte di avviare negoziati con il governo di Seoul; dalla fine degli anni Ottanta i rapporti con quest’ultimo registrarono un certo miglioramento, anche in seguito ai mutamenti verificatisi nel quadro internazionale. A partire dagli anni Ottanta, accanto a lui emerse la figura del figlio Kim Il Jong che, dopo la sua morte, lo ha sostituito alla guida del partito e del governo.