Amis ⟨ä´mis⟩, Kingsley. - Scrittore inglese (Londra 1922 - ivi 1995). Dopo il suo esordio come poeta si è affermato come romanziere, e nella sua produzione, costantemente caratterizzata da un'efficace vena comica e dall'amore per il paradosso, ha affiancato alla predilezione per la suspense e per la fantascienza l'attenzione ai problemi sociali e psicologici.
Ha esordito come poeta con i volumi A frame of mind (1953) e A case of samples (1956), cui è seguito A look round the estate (1967); si è affermato però soprattutto come romanziere con: Lucky Jim (1954; trad. it. 1959); That uncertain feeling (1955; trad. it. 1969); I like it here (1958); Take a girl like you (1960); My enemy's enemy (1962, racconti) e One fat englishman (1963; trad. it. Perché resti con Bang?, 1968) che riflettono tutti il mondo del dopoguerra. Dotato di una vena comica sempre efficace, A. ama il paradosso. La predilezione per la suspence si riflette nei romanzi: The Egyptologists (1965, con R. Conquest) e The antideath league (1966; trad. it. 1968), mentre l'attenzione ai problemi sociali e psicologici ritorna in I want it now (1968), The green man (1969) e Girl, 20 (1971). Assai vivo l'interesse di A. per la letteratura di fantascienza; sull'argomento ha pubblicato un libro di critica (New maps of Hell, 1961) e ha curato con R. Conquest l'antologia Spectrum. Nel 1970 è stata pubblicata la raccolta di saggi di critica letteraria What became of Jane Austen. Nel 1990 è stato insignito del titolo di sir. Il carattere versatile e brillante della sua narrativa ha trovato conferma nella copiosa produzione dei suoi ultimi decenni: The Riverside Villas murder (1973; trad. it. 1979); The alteration (1976; trad. it. Modificazione H. A., 1977); Jake's thing (1978; trad. it. 1980); The old devils (1986; trad. it. 2012); The biographer's moustache (1995).