KINGSTON-on-THAMES (A. T., 47-48)
Piccola città nella divisione parlamentare di Kingston nella contea di Surrey, Inghilterra, a 28 km. a NE. da Guilford, e a 18 km. SO. da Londra. La città, unita con rapide comunicazioni a Londra e stazione della Londra-Southampton, con 39.479 ab. nel 1921, 39.052 nel 1931, si stende sulla riva sinistra del Tamigi con giardini e passeggiate pubbliche ed è, anche per la vicinanza dei parchi Richmond e Buschey, luogo di soggiorno assai ricercato. Kingston possiede tra gli edifici notevoli, la chiesa parrocchiale di All Saints, una scuola elementare, originariamente un oratorio, costruito nel 1305 da Edoardo Lovekyn e trasformato in scuola dalla regina Elisabetta: fu ricostruito nel 1878. Nella cappella di St Mary, presso la chiesa parrocchiale, si vuole fossero incoronati, se non tutti, varî re sassoni. Una famosa pietra posta su un piedistallo di granito, sulla quale, si dice, sedevano i re per l'incoronazione, fu trasportata sulla piazza del mercato nel 1850. Nei dintorni vi sono grandi coltivazioni di ortaggi e frutta di cui si fa grande commercio. La città possiede varî mulini, oleifici, fabbriche di mattoni e tegole, fonderie e cartiere. Alla sua posizione presso il Tamigi e al ponte che sul fiume esisteva fin dal 1223 e forse prima, Kingston (Cyningestum, Chingestune) deve il suo progressivo sviluppo. L'antico ponte di legno fu sostituito da uno in pietra nel 1827. Nell'836-38 Kingston fu sede del concilio riunito sotto Ecgbert; fu feudo regio al tempo di Edoardo il Confessore. Nel 1200-1209 ebbe da Giovanni varie concessioni, confermate poi da Enrico III; altre carte furono confermate ed estese da altri sovrani fino a Carlo I. La città fu incorporata da Enrico VI: eccetto temporanee cessioni dei suoi diritti sotto Carlo II e Giacomo II, la città continuò ad amministrarsi nella sua forma originale fino al 1835, quando cioè rientrò nell'amministrazione moderna.