kirghisi
Nome collettivo che i russi hanno esteso a popolazioni mongoloidi di lingua turca dell’Asia centrale e occidentale, diffusesi dalle pendici meridionali degli Altai e da quelle settentrionali del Karakorum sino alle sponde occidentali del Mar Caspio. I k. sono divisi in k. veri e propri, o kara-kirghiz («k. neri»), dal colore delle loro tende di feltro, il cui nucleo principale costituisce la popolazione prevalente nella nuova Repubblica kirghisa (Kirghizistan), nelle contigue repubbliche del Tagikistan e dell’Uzbekistan, nel territorio cinese e nell’Afghanistan; e kazaki o kazak-kirghiz («k. cavalieri»), principalmente nel Kazakistan. Sino a qualche secolo fa, tutti i k. erano allevatori nomadi di bestiame, portatori tipici della cultura pastorale centroasiatica (➔ ) e organizzati sulla base della grande famiglia patriarcale. Attualmente, vari gruppi sono divenuti sedentari e attivi agricoltori. Sono musulmani sunniti.