KIRIBATI
Stato della Micronesia, nel Pacifico centro-occidentale, comprendente tre gruppi di atolli corallini e un'isola vulcanica, disseminati in una fascia oceanica che si estende per oltre 20° di longitudine. Fu istituito nel 1979, all'atto del raggiungimento dell'indipendenza delle isole Gilbert. Oltre al gruppo delle 16 Gilbert propriamente dette include l'isola di Banaba (detta anche Ocean), nonché le isole della Fenice e le Sporadi Equatoriali, per una superficie complessiva di 717 km2. La popolazione, di ceppo melanesiano, è costituita da 72.298 ab. (censimento 1990), per più di due terzi residenti nell'atollo di Tarawa, la maggiore delle isole Gilbert. Qui si trova la capitale Baraiki (2100 ab. nel 1985), che era stata la residenza del governatore britannico.
La mancanza di suolo agrario sulle isole madreporiche non consente attività agricole di rilievo, e perfino i prodotti alimentari di uso corrente (riso, farina, ecc.) devono essere importati. Noci di cocco (110.000 t nel 1990) e copra (14.000 t) sono l'unica risorsa di un certo rilievo, le cui eccedenze vengono esportate. Altri proventi sono assicurati dai compensi corrisposti per esercitare la pesca del tonno nelle acque territoriali, nonché da un'incipiente attività turistica. Le comunicazioni interne sono rese difficili dalla grande distanza che separa arcipelaghi e isole (tra l'isola di Banaba e l'atollo disabitato di Caroline, e cioè tra i due punti estremi dello stato, c'è una distanza di 4500 km). Voli di linea più o meno regolari collegano le principali isole tra di loro e, all'estero, con le isole Figi, Tuvalu e Nauru.
Storia. - Stato sovrano dal 12 luglio 1979 e membro del Commonwealth, K. era divenuto, insieme alle isole Ellice, protettorato britannico nel 1892 (con la denominazione di Protettorato delle Isole Gilbert ed Ellice). Nel 1915 assunse lo status di colonia, e solo nel gennaio 1977 − dopo il distacco, nel 1975, delle Isole Ellice, che si costituirono in repubblica indipendente con il nome di Tuvalu (v. in questa Appendice) − ottenne dalla madrepatria una forma di autogoverno, primo passo verso l'indipendenza.
Repubblica presidenziale (il capo dello Stato è anche capo del governo) fondata su un sistema unicamerale e caratterizzata fin dalla sua nascita da una sostanziale stabilità politica, K. soffre di una gravissima situazione economica, cui si aggiunge, secondo il rapporto ONU del 1989, una minaccia ambientale: l'effetto serra, alzando il livello delle acque degli oceani, minaccia l'esistenza stessa delle isole di K., la cui altezza sul livello del mare raggiunge al massimo i due metri.
Nel settembre 1979, K. firmò con gli Stati Uniti un trattato di amicizia che prevedeva consultazioni fra i due paesi su un'eventuale utilizzazione militare di 14 isole dell'arcipelago nonché degli impianti − radar, satelliti, ecc. − costruiti dagli Stati Uniti su altre 3 isole, e concedeva a questi ultimi il diritto di pesca nelle acque territoriali di K.: in cambio, gli Stati Uniti s'impegnavano a fornire al paese gli aiuti necessari allo sviluppo economico e sociale. Tale trattato fu ratificato dal Senato americano nel giugno del 1981.
La questione dei diritti di pesca riemerse tuttavia nel 1985 quando, in seguito allo stallo dei negoziati con gli Stati Uniti sul rinnovo dell'accordo, il Parlamento di K., nonostante la forte opposizione interna, concesse all'URSS una licenza di pesca esclusiva nella zona. Lo scontro politico interno su tale questione − che favorì la nascita del Partito d'opposizione democratico cristiano guidato da H. Tong, nel timore di una svolta politica in senso anti-occidentale − fece sì tuttavia che, alla scadenza, K. non rinnovasse il trattato con i Sovietici e che, per converso, s'impegnasse nuovamente con gli Stati Uniti per una licenza quinquennale di pesca nelle sue acque territoriali (accordo ratificato ufficialmente nel 1988). Nello stesso anno (marzo 1988) K. firmò un altro accordo annuale di pesca con la Corea del Sud (rinnovato poi nel 1990, nel 1991 e nel 1992) e nel 1990 con Taiwan. Tale politica ha tuttavia portato a un pericoloso impoverimento ittico (soprattutto di tonni) delle acque territoriali di K., impoverimento che grava sulla già difficile economia del paese.
Quanto alla politica interna, le prime elezioni generali dopo l'indipendenza, tenutesi nella primavera del 1982, in presenza di una scena politica ancora confusa data la mancanza di gruppi o partiti (oggi se ne possono contare tre: il partito da sempre al governo, il National Progressive Party di T. Teannaki, il Christian Democratic Party di T. Tito e il Kiribati United Party guidato da T. Teutoa), videro la conferma a capo del governo e dello stato di I. T. Tabai, presidente fin dal 1979. Confermato nelle elezioni anticipate del gennaio 1983 e nelle successive consultazioni del febbraio 1987, Tabai stabilì relazioni diplomatiche con la Cina (1980), con il Tuvalu (marzo 1984), con Israele (maggio 1984), con l'India (agosto 1985), con l'URSS (1990). Nel maggio 1991, in occasione della quarta tornata elettorale dall'indipendenza, Tabai ha dovuto rinunciare, secondo il dettato costituzionale, a candidarsi alla presidenza, ma ha usato la sua influenza politica per appoggiare il suo vice, T. Teannaki, che ha infatti ottenuto, con il 46,3% dei voti, il mandato presidenziale per la nuova legislatura.
Bibl.: Kiribati: Aspects of history, Tarawa 1979; T. Whincup, Nareau's Nation, Londra 1979; Atoll economy: Social change in Kiribati and Tuvalu, Canberra 1982-84; B.T. Bataua e altri, Kiribati: a changing atoll culture, Suva, Fiji, 1985; T. Tearo, Coming of Age, Tarawa 1989.