Kiribati
(App. V, iii, p. 112)
Geografia umana ed economica
di Marina Faccioli
Popolazione e condizioni economiche
Nel 1998, secondo una stima, gli abitanti erano 81.000, l'11% in più rispetto al censimento del 1990. Nei primi anni Novanta ha avuto luogo un processo di ridistribuzione demografica, con il trasferimento di alcune migliaia di abitanti dalle sovrappopolate isole principali agli atolli minori.
Secondo stime della Banca mondiale, a partire dal 1990 il PIL è aumentato dell'1% annuo: all'interno di esso, il prodotto del settore primario (agricoltura e pesca), che continua a occupare la grande maggioranza della popolazione attiva, ha registrato un incremento annuo del 6,6%, e quello dei servizi, cui contribuisce in misura crescente il turismo, è aumentato dello 0,1%, a fronte di un regresso del prodotto industriale. Nonostante l'appartenenza al Commonwealth britannico, K. mantiene scarse relazioni con i paesi sviluppati, a eccezione dell'Australia (della quale condivide la valuta), che è il principale partner del modestissimo commercio, in assoluta prevalenza d'importazione; i più importanti destinatari dell'esportazione rimangono invece i paesi dell'Unione Europea. Nel 1995 sono iniziate trattative fra K. e altri tre minuscoli Stati insulari (Tuvalu, Nauru, Marshall) per la creazione di una linea aerea locale, così da rafforzare l'offerta turistica nelle stesse isole, scoraggiando investimenti esteri.
Il paese, uno dei meno sviluppati del mondo, è nettamente dipendente dagli aiuti esteri e subisce gravi ingerenze nella propria economia, legate alla tradizionale vendita di licenze di pesca (traffico che assicura oltre il 40% del PIL) e alle connesse attività illegali di flotte straniere nella sua 'zona economica esclusiva' (v. pesca, App. V). Inoltre K. non ha finora tratto sostanziali benefici dai pur importanti investimenti effettuati da compagnie straniere specializzate in telecomunicazioni e rilevamenti satellitari, recentemente attratte nel paese dalla peculiarità dei vantaggi di posizione.
bibliografia
B. Antheaume et al., Asie du Sud-Est, Océanie, Paris-Montpellier 1995; G. McCall, Clearing confusion in a disembedded world: the case for nissology, in Geographische Zeitschrift, 1996, pp. 94-102.
Storia
di Francesca Socrate
All'inizio degli anni Novanta, la situazione di K. era fortemente condizionata da una dilagante corruzione della classe dirigente e da una parallela sfiducia della popolazione per la vita politica. Sul piano internazionale, la cronica situazione di povertà del paese - caratterizzata da un deficit di bilancio permanente - aveva d'altra parte acutizzato la dipendenza dagli aiuti finanziari internazionali.
In seguito al voto di sfiducia del Parlamento per alcuni scandali finanziari che avevano coinvolto esponenti del governo (maggio 1994), le elezioni politiche e presidenziali (rispettivamente di luglio e settembre) videro la sconfitta del National Progressive Party di T. Teannaki, al potere fin dall'indipendenza, e la netta affermazione del gruppo di opposizione, il Maneaban Te Mauri guidato da T. Tito, che venne riconfermato alla guida del paese nelle successive elezioni del novembre 1998. Nel quadro di una campagna contro la corruzione della classe politica, il nuovo governo guidato da Tito avviò, non appena insediato, una serie di procedimenti penali contro membri dell'amministrazione precedente, portando in tribunale lo stesso Teannaki. Ma le accuse di agire a fini personali e di aver abusato del potere di cui godeva bloccarono l'azione del presidente Tito, e neppure i risultati della commissione d'inchiesta per una revisione costituzionale che garantisse un maggiore equilibrio tra i poteri e le forze in campo, presentati al governo nel 1996, portarono all'auspicato referendum istituzionale.
Sul piano internazionale, nell'autunno 1994 il gabinetto Tito sottopose al Giappone la richiesta (già avanzata senza successo dal Parlamento due anni prima) di un risarcimento per i danni causati al paese durante il secondo conflitto mondiale, mentre in più occasioni l'utilizzazione di zone appena fuori dalle acque territoriali di K. da parte di Francia (per esperimenti nucleari), Giappone e Cina (per ricerche petrolifere) crearono a più riprese momenti di forte tensione nelle relazioni diplomatiche con tali paesi. Con la Cina K. riconsolidò invece i rapporti nel corso del 1996.