Città (794.863 ab. al cens. 2006) dell'Iran occidentale, capol. della prov. omonima. Importante nodo stradale e sede di raffinerie di petrolio (collegate da oleodotto a Naft-i-Shah) e industrie alimentari e tessili; centrale termoelettrica. Aeroporto.
Fondata probabilmente nel 2° sec. d. C., durante la dominazione araba, con Harun ar-Rashid (8°-9° sec.), K., dai geografi arabi chiamata Qarmisin, mantenne l'originaria funzione di residenza estiva dei sovrani della Persia; il suo maggiore sviluppo cade tra il 16° e il 18° sec.
Provincia (24.998 km2 con 1.879.385 ab. al cens. 2006) dell'Iran occid., costituita nel 1938 per l'unione dell'antica provincia omonima e di quelle del Pusht-i Kuh, Kurdistan, Hamadan e Malayar, entità territoriale successivamente e a più riprese disaggregata, fino alla dimensione attuale. Interessata dai rilievi degli Zagros, montuosa e aspra, consta di una serie di valli parallele all'asse del sistema, ed è una delle zone più isolate dell'Iran. La maggior parte della popolazione vive allo stato nomade e seminomade. Vi sono ricchi giacimenti di petrolio. Attività ind. nel capol. e a Shahabad.