KLABUND
. Pseudonimo dello scrittore tedesco Alfred Henschke, nato a Krossen, sull'Oder, il 4 novembre 1891 e morto a Davos il 14 agosto 1928.
Dotato di grande facilità poetica e di sensibilità artistica, portato all'eclettismo, e pur mediatore a suo modo tra l'impressionismo e l'espressionismo, si compiace di giuocare colle rime e colle parole, senza impegnarsi a fondo, ma spesso indulgendo alla morbosità della sua fantasia di malato. Le sue cose migliori sono però alcune liriche di semplice e delicato tono popolaresco e abili romanzi storici. Delle sue poesie ricordiamo le raccolte: Morgenrot, 1913; Klabunds Karussel, 1914; Die Himmelsleiter, 1916; Der himmlische vagant, 1918; Dreiklang, 1919; Das heisse Herz, 1923, e le rielaborazioni di poesie cinesi Dumpfe Trommel und berauschtes Gong, 1916, e Das Blumenschiff, 1921; fra i romanzi rileviamo: Moreau, 1915; Mohammed, 1917; Franziskus, 1921; Spuk, tenue storia simbolica di un cane, in stile espressionista, 1922; Pjotr, Roman eines Zaren, 1923; Borgia, 1928; Rasputin, 1929. Grande successo ha avuto il suo dramma Der Kreidekreis, 1921, rielaborazione dal cinese. Edizione completa delle opere: Gesammelte Werke, 6 voll., Berlino 1930.
Bibl.: B. Tecchi, Scrittori tedeschi nel novecento, Milano 1941.